Cronaca locale

Un Sert aperto davanti alle scuole «Drogati e siringhe nel parchetto»

Vicino al servizio per le tossicodipendenze anche un asilo nido La denuncia nel Municipio 1 di Filippo Jarach (Forza Italia)

Paola Fucilieri

Non ci sta Filippo Jarach. E dargli torto è difficile. Quarantatreenne, padre di due figli di 16 e 14 anni e capo dell'opposizione al Municipio 1 dopo una lunga militanza in Forza Italia, Jarach - sollecitato da molti genitori preoccupati come lui - chiede con veemenza un'azione di buon senso e civiltà: spostare il Sert (Servizio per le tossicodipendenze) che si trova davanti ai giardinetti con giochi e giostrine per bambini di una zona ad alta densità abitativa, all'angolo tra via Conca del Naviglio e via Ronzoni. Dove ci sono peraltro varie scuole come l'Istituto Europeo Leopardi e la scuola comunale con gli asili nido «Arena», nell'omonima via, quindi l'asilo di via Alessi.

«I piccoli, i ragazzini che stanno nei giardinetti, quelli che escono dalle scuole per intenderci, spesso si trovano davanti dei tossicodipendenti appena curatisi al Sert, magari appoggiati al castelletto di plastica colorata, altri che danno dei problemi costringendo i genitori a chiamare i vigili, la polizia...Senza contare le siringhe che spesso si rinvengono sul selciato. Io non voglio che passi il messaggio sbagliato, non voglio che il Sert scompai,a ma non deve più stare lì, va trovato uno spazio differente».

«Non so come si possa fare concretamente, quali siano i passi da affrontare - continua Jarach -. Lo stabile del Sert appartiene al Demanio, ma il Servizio tossicodipendenze dipende dall'Asl che, a sua volta, fa capo alla Regione. Ho fatto mio questo problema quando ero in campagna elettorale sollecitato da molte madri. L'altra sera, all'interno del consiglio del Municipio 1, ho preso la parola proprio perché sono conscio di quello che possono provare questi genitori in una simile situazione».

«Avevo un figlio che frequentava una di quelle scuole ma ora è cresciuto, va altrove, quindi non si creda mai che la mia sia una battaglia personale, con scopi di tipo privato.

No! » sottolinea e conclude il capo dell'opposizione al Municipio 1.

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