Cronaca locale

Sette consolati del Sudamerica contro la violenza sulle donne

Martina Carnovale

Sette consolati della rete dell'America latina e dei Caraibi uniti per prevenire e combattere la violenza sulle donne. Messico, Bolivia, Colombia, Ecuador, El Salvador, Perù e Repubblica dominicana hanno raccolto l'invito di Anacaona, associazione capofila del progetto «Unite per aiutare le donne a uscire dal silenzio» che ha vinto il bando di Regione Lombardia, e da settembre 2016 ad aprile 2017 si sono mobilitati per diventare «le antenne» delle istituzioni italiane e portare alla luce il fenomeno della violenza sulle donne straniere. Lo hanno fatto mettendo in piedi una rete che, attraverso i social network e le 28 associazioni partner dell'iniziativa, ha raggiunto direttamente circa 4mila persone e altrettante indirettamente. I consolati, da parte loro, hanno fornito aiuto psicologico e spesso supporto legale con servizi dedicati.

Sono 90 in tutta la Lombardia le donne che nel periodo in cui il progetto è stato attivo si sono rivolte a loro per denunciare una violenza subita. Dai dati di un'indagine fatta su un campione, emerge che nel 90.9% dei casi le donne hanno subito maltrattamenti da parte del proprio compagno o dell'ex. Mentre, tra quelle che non si sono rivolte direttamente ai servizi del consolato, ma sono state raggiunte da una equipe di promotrici comunitarie di genere con l'obiettivo di rilevare la manifestazione della violenza di genere, il 60,4% ha dichiarato di aver subito, più o meno spesso, dei maltrattamenti.

I «carnefici», nella maggioranza dei casi (68,8%) sono sudamericani e condividono con le vittime la terra d'origine. Solo nel 28,1% dei casi sono italiani, mentre il 3,2% viene da altri Paesi. In prima fila nell'iniziativa anche il tribunale di Milano, il consultorio Aied, l'università Statale, l'ospedale Buzzi, l'ordine degli avvocati. Si è cercato insomma di creare una catena virtuosa che permettesse agli stranieri di chiedere aiuto in luoghi che ritenevano familiari, in collaborazione con le istituzioni italiane.

«Il progetto si è concluso lo scorso giugno ma - ha spiegato la console del Messico Marisela Morales - lavorare per fare uscire le donne dal circolo della violenza è una passione e mi auguro che possiamo continuare insieme, allargando la rete dei consolati aderenti».

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