Cronaca locale

Sgomberi, rinvio di una settimana

Dopo il vertice in Prefettura confermata la creazione di una task force per riprendere gli appartamenti occupati

Sgomberi, rinvio di una settimana

Entro venerdì verrà definita la road map degli sgomberi. Ieri mattina il Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato sulla delicata questione delle occupazioni abusive ha messo a punto un programma operativo di interventi rapidi ed efficaci, che verranno approvati lunedì in Prefettura per diventare operativi da martedì. Al tavolo erano presenti per il Comune l'assessore alla Casa Daniela Benelli e il collega alla Sicurezza Marco Granelli, la collega alla Casa delle Regione Lombardia Paola Bulbarelli, il presidente di Aler Gian Valerio Lombardi, il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati. Per impedire il solito scaricabarile sono anche state definite le competenze e i compiti dei soggetti coinvolti, in modo che tutti siano chiamati a metterci del proprio. Nel frattempo, «saranno intensificate le attività di vigilanza notturna delle forze di polizia nei quartieri considerati più a rischio - fanno sapere dalla Prefettura - anche con il supporto dello specifico Nucleo specializzato della Polizia Locale, appositamente istituito dal Comune. Sarà, inoltre, potenziato l'impegno operativo degli ispettori dell'Aler e degli operatori sociali del Comune, mentre le Forze dell'Ordine proseguiranno i loro interventi, anche sul fronte delle attività di sgomberi in flagranza e di quelli programmati». Sostanzialmente si va avanti per tornare indietro: o meglio torna in auge lo schema antisgomberi che veniva usato dalla giunta Moratti.

Due i binari su cui lavorare: le occupazioni storiche e quelle più recenti, che si concentrano nei quartieri di San Siro, Lorenteggio e Giambellino. Due i civici della vergogna: Lorenteggio 179 e 181, edifici pericolanti e infestati di abusivi, degrado e illegalità che Aler sarebbe propensa ad abbattere e ricostruire. Così se la Regione spinge perché vengano liberati i 200 alloggi nei quartieri storicamente in mano al racket, la strategia messa a punto si concentrerebbe invece sui nuovi fenomeni. Obiettivo: spezzare la catena sgombero - occupazione - sgombero. Se si libera un appartamento subito dopo che è stato occupato, si disincentivano gli abusivi a tornare. Un esempio su tutti: domenica sera in via Giambellino 58 dei rom sono entrati di nuovo nell'appartamento da dove erano stati cacciati tre settimane fa. Dai loro stessi vicini di casa, diciamo. L'unico modo efficace per sconfiggere la piaga dell'abusivismo, però, sarebbe quello di assegnare immediatamente gli appartamenti liberati, punto su cui l'azienda è in difficoltà. Molto spesso gli appartamenti non sono agibili e quindi vanno ristrutturati, con le conseguenti complicazioni e lungaggini per lanciare i bandi, assegnare l'appalto etc, cui va aggiunta la mancanza di fondi. Per snellire le procedure si sta mettendo a punto un provvedimento speciale che consenta di affidare a una ditta l'appalto per gli interventi spot, da eseguire ogni volta che un alloggio viene liberato, parallelamente è allo studio un sistema che consenta agli assegnatari di ristrutturare l'alloggio a proprie spese scalando l'importo dei lavori dall'affitto.

Intanto i comitati e i centri sociali organizzano la lotta.

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