Cronaca locale

Sgominata baby gang, ma ce ne sono almeno 13

Il gruppo "Z4" terrorizzava zona Corvetto e Calvairate, gli "arieti" erano due 12enni

Sgominata baby gang, ma ce ne sono almeno 13

Tredici baby gang attive nei nove Municipi. Si basa soprattutto sul monitoraggio dei social l'analisi svolta dai carabinieri della Compagnia Porta Monforte e dal nucleo investigativo di Milano, già presentata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese lo scorso 7 febbraio durante la visita in prefettura. Le bande, da quanto emerge, si caratterizzano in particolare per appartenenza allo stesso luogo, gusti musicali, «compiono rapine e aggressioni - ha spiegato ieri il comandante Silvia Maria Ponzio - per acquisire consenso, perchè ambiscono a diventare famosi come i rapper e trapper di successo che nelle canzoni mandano messaggi contro le istituzioni e le forze dell'ordine, li imitano anche nell'abbigliamento. E il reato viene spesso filmato e celebrato su gruppi Whatsapp, Telegram e sui social». L'attività investigativa è nata dall'indagine che ha portato ieri all'arresto di otto minorenni, tra i 14 e i 17 anni, della banda «Z4» responsabile di almeno 14 rapine (alcune solo tentate) dall'ottobre scorso. Terrorizzavano il quadrante sud-ovest della città, i quartieri Corvetto e Calvairate. Ad «adescare» le vittime erano spesso due dodicenni, un ragazzino rumeno e un'italiana, non imputabili per via dell'età. La gang: tre italiani, due rumeni e cinque italiani di seconda generazione, di origine nordafricana, tutti vivono nelle case popolari del Corvetto, molti hanno genitori in carcere o con precedenti penali. E avevano già precedenti per danneggiamenti e reati contro il patrimonio sette dei fermati. I dodicenni, come si diceva, venivano mandati spesso avanti per agganciare coetanei o ragazzi più grandi con la richiesta di una sigaretta o altre scuse banali a bordo dei bus, nei parchi, alle fermate dei mezzi. Le vittime venivano poi accerchiate e rapinate dagli altri membri del gruppo. Un 21enne in corso Lodi a dicembre è stato costretto a fare un prelievo da 500 euro al bancomat, in altri casi sono stati sottratti vestiti firmati, cuffie blootooth, cellulari e chi opponeva resistenza veniva preso a calci e pugni. A novembre il gruppo ha aggredito una studentessa di 21 anni al parco Ravizza per rapinarla, a dicembre ha fatto delle avances a una 23enne in attesa del bus in viale Molise, il suo rifiuto è stato punito con un pugno in faccia e calci. «Aggressioni gratuite, caratterizzate da senso di impunità», ha sottolineato Ponzio.

Quasi tutte le azioni venivano filmate e condivise, «anche in termini di sfida con altre bande giovanili».

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