Cronaca locale

Il sindaco difende il presepe (e il suk tunisino in piazza)

Sala: "È una tradizione che dobbiamo valorizzare. Ho visto la porta araba, bene ciò che ravviva le piazze"

Il sindaco difende il presepe (e il suk tunisino in piazza)

Un suk tunisino invece dei mercatini tradizionali davanti alla stazione Centrale, la «festa delle feste» inventata da una scuola per spazzare via ogni riferimento religioso, i simboli sacri spariti pure dalle luminarie. A chiusura di una settimana di polemiche sul Natale «negato» o mascherato, ieri il sindaco ha inaugurato un grande presepe nel cortile di Palazzo Marino. Arriva dall'Umbria, è stato realizzato dall'associazione «Amici del presepe» di Città di Castello con il «Gruppo presepistico di Cascia» e si potrà visitare gratis per tutto il periodo delle feste. É diventato un caso nazionale la battaglia sul presepe nelle scuole. «Penso che sia una tradizione da mantenere - ammette Beppe Sala -, parte ovviamente dalla questione di fede, religiosa, ma alla fine è diventata anche un momento di festa per i bambini. Penso che vada assolutamente mantenuta e valorizzata, quello che stiamo facendo con la mostra del presepe a Palazzo Marino va in questa direzione».

E dopo la protesta sollevata due giorni fa dal presidente del Municipio 2 Samuele Piscina per la grande porta araba installata per tutto il weekend in piazza Duca d'Aosta (un evento promosso dall'Ente del turismo della Tunisia che ha riprodotto un tipico suk con prodotti artigianali, musica e danze tipiche) Sala ieri è passato personalmente vederla («per curiosità»). Piscina ha accusato il Comune di aver vietato alla zona l'uso della piazza per i mercatini natalizi e poi si è trovato di fronte un mercato arabo. «Come sempre noi concediamo le autorizzazioni anche rispetto alle proposte che ci vengono fatte, quindi la risposta a Piscina è: fate proposte - ribatte il sindaco -. Se ci sono i prerequisiti minimi noi non neghiamo mai spazio a iniziative che rendono vivi i luoghi, anche un pò prescindendo dal fatto che l'allestimento sia bello o meno bello, purche abbia un senso e richiami attenzione». Sta di fatto che la giunta comunale nella seduta del primo dicembre ha approvato le «linee di indirizzo per la realizzazione di eventi aggregativi per la valorizzazione del territorio». E ha negato ai Municipi la promozione diretta di eventi in luoghi clou come San Babila, parco Sempione, Cadorna, Santa Maria delle Grazie e (appunto) piazza Duca d'Aosta. «Al Municipio viene vietato ogni evento ma il Governo tunisino può installare una struttura imponente, l'anno prossimo speriamo di averla a disposizione per i mercatini» ha ribadito il presidente legista. L'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, verificata la delibera, gli ha risposto su Facebook che «è un errore a cui possiamo porre rimedio dal 2018». E il sindaco ha tagliato ieri in Galleria col presidente di Confcommercio Carlo Sangalli la prima di 1.200 fette del «panettone più grande del mondo», distribuite a milanesi e turisti. Va detto che il premio «Re Panettone 2017» è andato a Salerno e non a Milano.

Ma Sala apprezza la «sana competizione».

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