Cronaca locale

Il sindaco salva la Raggi e "affonda" Di Maio: incapace o superficiale

Autostrade, la lezione di Sala al vicepremier: "Se critichi a borse aperte, non conosci l'abc"

Il sindaco salva la Raggi e "affonda" Di Maio: incapace o superficiale

«Non so se definirla superficialità o incapacità». Beppe Sala torna ad attaccare Luigi Di Maio. Il siluro arriva dopo che il vicepremier M5S giorni fa ha evocato la revoca della concessione autostradale ad Atlantia, che fa capo alla famiglia Benetton, facendo precipitare il titolo. «Quando ci sono ministri che parlano a Borse aperte, lanciando giudizi pesantissimi su aziende quotate - è la lezione del sindaco - vuol dire che non si sa come funzionano le regole. Non sono certo qui a difendere l'operato dei Benetton, ma se vuoi fare la critica in maniera efficace la fai nel modo giusto, nelle sedi competenti e non a Borse aperte o passi dalla parte del torto». Sala salva invece la sindaca grillina Virginia Raggi «sotterrata» dalle polemiche sull'emergenza rifiuti a Roma. «É difficile dare consigli alla mia collega Raggi - premette - e credo che su gestione rifiuti e trasporti pubblici si sia trovata una situazione già difficile. Il nostro modello è basato sulla fiducia ad A2a e Amsa, sulla scelta di buoni manager e poi sulla loro totale autonomia. A Roma il legame tra politica e management delle partecipate scricchiola un po' e da prima della Raggi, per risolvere una situazione del genere ci vogliono 10/15 anni di lavoro e un ribaltamento totale delle logichei». Sul caso Atlantia il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi usa toni più soft, e senza citarlo riprende anche Sala: «Non voglio criticare le istituzioni perchè ne ho troppo rispetto - premette -. Se un ministro ha fatto qualche errore è opportuno che non lo commetta più, ma rimarcarlo in maniera così eccessiva non è nell'interesse del Paese. Noi chiediamo che chi interpreta il ruolo dell'istituzione abbia coscienza di cosa sta facendo».

Sindaco, presidente degli industriali e il governatore Attilio Fontana si sono ritrovati ieri per lanciare «Genio e impresa», progetto di Assolombarda in collaborazione con la Regione nell'ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Primo atto. la mostra «Genio e impresa, da Leonardo e Ludovico alle grandi storie di innovazione dei nostri giorni» aperta al pubblico da martedì prossimo al 15 settembre a Palazzo Lombardia. Una mostra multimediale che attraverso 30 «racconti di impresa» proverà come l'innovazione (anche) in Lombardia sia nata dall'incontro tra due persone, un «genio» con competenze tecniche e un imprenditore con capacità manageriali. Qualche esempio? Il legame proficuo tra Marco Tronchetti Proveri e l'ingegner Maurizio Boiocchi in Pirelli, quello tra Ernst Felder e Fulvio Bracco al Gruppo farmaceutico Bracco o tra Bruno Munari e Benedetto Vigna alla StMicrolectronics.

Il percorso inizierà con l'intervista immaginaria a Leonardo realizzata da Pietro Marani e Paola Cordera. «Conoscere e diffondere le esperienze imprenditoriali di successo - sottolinea Fontana - significa promuovere l'eccellenza delle nostre aziende e l'attrattività del territorio». L'apertura della mostra sarà anticipata lunedì da una cena di gala in Piazza Città di Lombardia a sostegno di Song onlus. E il 16 luglio partiranno le iscrizioni alla caccia al tesoro «Stravinci» in programma il 13 settembre dalla sede di Assolombarda in via Pantano con tappe nei luoghi di Leonardo e delle grandi imprese. Bonomi ricorda che la Lombardia «concentra il 32% dei brevetti e il 33% degli occupati nel manifatturiero avanzato.

Milano è 11esima nella classifica delle città globali e nel 2025 sarà ancora, unica italiana, tra le top 50».

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