Cronaca locale

Sinistra contro l'accordo No scatola nera in area B

Rivolta contro l'intesa tra Regione e Comune che dà 1.500 km di «bonus» ai vecchi diesel

Sinistra contro l'accordo No scatola nera in area B

E a sinistra scatta la rivolta contro la scatola nera in Area B. La Lista Sala in Comune, i Lombardi Civici Europeisti e il presidente della Commissione Mobilità del Pd protestano contro l'accordo tra Comune e Regione che permetterà di integrare le telecamere di Area B con la scatola nera del progetto «Move-In» che il Pirellone ha lanciato per misurare i chilometri effettivamente percorsi dai veicoli più inquinanti.

In sostanza l'accordo prevede che il conteggio dei chilometri effettuato dalla scatola nera dal 1 gennaio potrà essere sfruttato anche all'interno della Ztl milanese come deroga per le misure anti-inquinanti. In pratica i proprietari di veicoli diesel da Euro 0 a Euro 4 potranno circolare per un numero definito di chilometri, stabilito sulla base alla classe inquinante del veicolo. Ad oggi, infatti, i diesel possono viaggiare in Area B solo al di fuori delle fasce orarie di accensione delle telecamere (dalle 7.30 alle 19.30). Grazie all'accordo le auto «bandite» dotate della scatola nera avranno un ammontare di chilometri a disposizione per poter circolare all'interno del perimetro della Ztl.

Un alleggerimento del provvedimento antismog prima ancora della partenza, osteggiato dalle anime ambientaliste della sinistra, dalla lista Sala appunto al Pd. Il primo ad andare all'attacco è il presidente della commissione Mobilità Carlo Monguzzi: «Capisco benissimo la volontà di non penalizzare gli automobilisti ma penso che il provvedimento move in sia profondamente sbagliato - spiega-. Bisogna intervenire in casi particolari (la persona anziana o bisognosa che non può non utilizzare l'auto inquinante, le urgenze e le emergenze). Ma deroghe così generalizzate rischiano di rendere Area B un provvedimento giusto ma purtroppo inefficace».

Dello stesso parere Elisabetta Strada dei Lombardi Europeisti e i rappresentati in consiglio e nei municipi della lista civica Beppe Sala Marco Fumagalli, Franco d'Alfonso, Sergio Meazzi, Stefano Bianco, Vittoria Sblendido, Federica Merlo, Vittorio Lamperti, Simona Zelasco che temono appunto che si renda così inefficace il provvedimento antismog. «Sbagliato introdurre le agevolazioni di Move-In anche a Milano. Già eravamo contrari ad averlo in Lombardia - spiegano i consiglieri - 1500 km all'anno di tolleranza sono tantissimi. Il blocco ai diesel portato avanti dal nostro gruppo a gran voce, non è ideologia ma una politica ambientale e legata alla salute. Abbiamo sostenuto con forza Area B con obiettivo di aver meno mezzi in assoluto in ingresso in città, soprattutto quelli inquinanti, mentre con l'accordo aumenteranno gli ingressi liberi in città di mezzi inquinanti con una soglia elevatissima di tolleranza di 1500 km».

Esprime soddisfazione il presidente di Aci Milano Geronimo La Russa: «Eravamo molto preoccupati che venisse minacciato il diritto alla mobilità di chi effettua un numero limitato di chilometri all'anno e non ha le possibilità economiche per sostituire il proprio mezzo inquinante in tempi brevi.

Questa intesa va nella giusta direzione».

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