Cronaca locale

La sinistra smonta Sala: «Rischia di farci perdere»

Majorino: «Non è l'uomo della provvidenza, lo dicono i dati. Basta rinvii sulle primarie» Ma renziani e Pisapia celebrano il manager

«Mesi ad attendere l'uomo della provvidenza per vincere a Milano, poi i diversi sondaggi delle ultime ore indicano che la partita è incerta e apertissima, prima e dopo le primarie». É un piccolo premio di consolazione (i suoi numeri sono ancora più deludenti) ma Pierfrancesco Majorino lo incassa a mani basse. L'assessore al Welfare del Pd è sceso per primo nell'arena e dallo scorso luglio implora il centrosinistra di convocare primarie presto, senza se e senza ma, subendo continui rinvii in attesa della grande scelta di Giuseppe Sala. Secondo il sondaggio Ipsos pubblicato ieri dal Corriere della Sera sui possibili candidati alle Comunali 2016, il commissario Expo si fermerebbe al 33% e a soli 5 punti di distacco dall'ex ministro Ncd Maurizio Lupi, preso a confronto come possibile sfidante del centrodestra. Lo scarto sarebbe ancora più basso se il testa a testa fosse con il giornalista Paolo Del Debbio e neanche viene testato il derby con un «bomber» dei voti come il leader della Lega Matteo Salvini. «Forse - ironizza Majorino su Facebook - gli uomini della provvidenza non esistono in natura e non se ne sente gran bisogno. Qualcuno, anche nel Pd dovrebbe farsene una ragione. Col tatticismo e le decisioni elitarie si rischia di perdere per strada il vero senso delle primarie, mesi di infiniti traccheggiamenti non fanno altro che indebolire tutti e rischiano di dare alla destra una chance che fino a qualche mese fa non pensava di avere. Diamoci una mossa, non esistono “figli di un Dio maggiore“ o candidati magicamente "forti" che possono essere imposti da accordi di retrobottega». Sulla stessa linea il coordinatore milanese di SinistraDem Marco Mangili: «É la dimostrazione che snaturare il centrosinistra per una soluzione che si ritiene certamente vittoriosa non porta i risultati sperati: Sala contro un ex ministro detestato dal 64% dei milanesi sarebbe a un'incollatura e perderebbe contro Del Debbio».

Al di là della performance non esaltante, è un sondaggio che indica comunque Sala - tra i nomi circolati finora a sinistra, da Majorino a Emanuele Fiano al vicesindaco Francesca Balzani o l'ex assessore alla Cultura Stefano Boeri - come quello con più carte in mano per giocare la partita del 2016. E Sel, già infuriata per il silenzio dei renziani sulle primarie e divisa sull'ipotesi di sostenere il commissario Expo, visto come uomo più affine al centrodestra e ai cosiddetti «poteri forti» che alla sinistra , se la prende pure con il Corriere. «Che strano - critica il consigliere Luca Gibillini - che pubblichi un sondaggio tutto, tutto a favore di Sala. Smaccatamente. Quasi come se ai piani alti di via Solferino piacesse l'idea. Ma no, l'informazione mica cerca di spostare le decisioni della politica. Vero?». E la segretaria provinciale di Sel Anita Pirovano fa girare un sondaggio uscito sul quotidiano nel 2011: bocciava Pisapia e «sosteneva che solo Albertini potesse battere Letizia Moratti. Bastasse un sondaggio o il parere dei soliti soloni, le primarie perchè le faremmo?». Ma gli animi a sinistra sono agitati. Ieri è stata un giorno di grandi celebrazioni per il manager. Applaudito da Pisapia («grazie Beppe per il successo di Expo, unico al mondo») al ministro Maurizio Martina («non mi serviva un messaggio per conoscere la forza di Sala»).

Matteo Renzi si era già espresso tempo fa: «Beppe sindaco? Mi piacerebbe tantissimo».

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