Cronaca locale

Sparatoria in un bar, due feriti gravi: è giallo

Le vittime sono un albanese e un italiano con precedenti. Forse non si conoscevano

Cristina Bassi

Due feriti da arma da fuoco, molto gravi, una sparatoria e nessun testimone. Sono gli elementi di una serata di sangue al bar «Piper» di Pioltello. Gli investigatori dell'Arma cercano di ricostruire un mosaico che per ora ha davvero pochi tasselli utili.

Tra le 19.30 e le 20 di sabato i carabinieri di Cassano d'Adda sono intervenuti per una sparatoria nel locale di via Palermo, frazione di Limito. Sul posto c'era una vittima, un uomo albanese di 40 anni gravemente ferito. Era stato colpito da almeno un colpo all'addome. È stato portato d'urgenza dal 118 all'ospedale San Raffaele, è stato operato ma sarebbe ancora in pericolo di vita. I militari hanno trovato poco altro. Nel sopralluogo la squadra Rilievi ha repertato una cartuccia inesplosa e due bossoli.

Circa mezz'ora dopo i fatti, la seconda sorpresa: un altro uomo, un italiano residente e a Pioltello di 45 anni, si è presentato da solo al pronto soccorso dell'ospedale di Cernusco sul Naviglio. Era in stato di agitazione, con una ferita sempre all'addome e ha detto ai medici che gli avevano appena sparato in un bar di Pioltello. Non è stato possibile fargli dire di più su quello che era successo, perché non era troppo lucido. È probabile che avesse assunto droghe. Aveva in effetti un'abrasione all'addome, anche se non c'era alcun proiettile. Inizialmente i sanitari hanno pensato a un accoltellamento, ma poi la ferita è risultata compatibile con un'arma da fuoco. Il proiettile quindi lo avrebbe trapassato. Anche il 45enne è in gravi condizioni, sarebbe però in via di lieve miglioramento.

Le indagini sono particolarmente difficili. L'ipotesi principale è che i due uomini siano stati feriti dalla stessa persona e nello stesso bar, anche se per ora non si sa se si conoscessero né sono emersi legami tra loro. L'unica cosa che li accomuna sono i numerosi precedenti penali. Nulla comunque che faccia pensare alla criminalità organizzata. Per quanto riguarda la loro testimonianza su cosa sia successo al Piper, non è stato ancora possibile raccoglierla. Sono infatti tutti e due sotto sedazione e quindi i carabinieri non hanno potuto interrogarli. C'è un altro ostacolo. Il luogo della sparatoria ha intorno alcune abitazioni e l'ora dei fatti non era tarda. Tuttavia si tratta di una zona non molto frequentata, soprattutto la sera. Per questo al momento non sono stati trovati testimoni. L'unico a essere sentito è stato il barista, considerato che il locale era ancora aperto. L'uomo però ha riferito agli inquirenti che al momento degli spari si trovava all'esterno del bar, sul retro. Che non ha assistito all'aggressione e che non ha idea del contesto in cui sia maturata. I carabinieri non sono ottimisti sulla possibilità di trovare altre persone, tra i clienti o tra i passanti, che abbiano visto qualcosa.

Infine, e anche questo elemento non agevola le indagini, nell'area non ci sono telecamere di sorveglianza.

Né dentro il locale né fuori e nelle vicinanze.

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