Cronaca locale

Stand dei preservativi per la sfilata dei gay

La Zona 3 ha stanziato un finanziamento apposito Si parte da piazza Duca d'Aosta per arrivare ai Bastioni

Ci saranno il sindaco e mezza giunta a sfilare per l'orgoglio omosessuale questo pomeriggio. «Sono attese 50mila persone per il Milano Pride. La partenza del corteo è prevista alle 16 da piazza Duca D'Aosta - si legge sulla pagina facebook di Palazzo Marino -. Parteciperanno Giuliano Pisapia, il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e gli assessori Daniela Benelli, Chiara Bisconti, Pierfrancesco Majorino, Pierfrancesco Maran, Carmela Rozza e Cristina Tajani». Con loro i giovani democratici, la federazione milanese del Psi e Cgil Lombardia.

La parata arcobaleno, dalla Stazione a Porta Venezia anche quest'anno gode del patrocinio di Palazzo Marino, dei finanziamenti della zona 3, 8 e 1 per l'organizzazione della settimana di eventi collaterali, e del patrocinio del consiglio regionale. Ago della bilancia per il sì del Pirellone a guida leghista il presidente del consiglio Fabrizio Cechetti (Lega) che ha votato con l'opposizione. Sul versante opposto il Carroccio a Palazzo Marino con i consiglieri Massimilano Bastoni e Luca Lepore, che hanno definito la parade «deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura» scatenando la reazione del segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati. «Ci ripugnano le parole dei consiglieri comunali leghisti - tuona Bussolati-. Non si possono chiudere gli occhi di fronte alla grettezza del comunicato dei due esponenti del Carroccio, che, per quanto è volgare, sembra quasi uno scherzo. Per questo, oggi più di ieri, siamo convinti che la nostra battaglia politica debba perseverare nell'affermazione dei diritti civili e nella lotta alle ottusità. Per la prima volta in Italia, il partito democratico di Milano sfilerà con un carro tutto suo».

Attacca il sindaco il vicepresidente del consiglio comunale (FdI) Riccardo De Corato: «Pisapia può andare come privato cittadino, ma non come sindaco perchè non rappresenta tutta la città ma solo una parte. Sono tantissimi i milanesi che non vogliono questa sfilata e che non approvano scelte che sono state fatte come il registro delle unioni civili e la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali. Migliaia i milanesi scesi a Roma per manifestare a favore della famiglia tradizionale».

La zona 3 ha destinato 2300 euro «per la realizzazione di cinque attività, tra cui la Pride square: in attesa della parata si potrà gustare un drink, assistere a dibattiti, avere informazioni sulla prevenzione della malattie sessualmente trasmissibili, materiale informativo e preservativi». A questi si aggiungono 3897,65 euro di contributi Cosap.

«Posto che è curioso che un'associazione avverta la necessità di distribuire contraccettivi prima del Gay pride, sottolineo che la sinistra dei diritti - attacca il consigliere Matteo Forte (Ncd) - che nega spazi a convegni sulla famiglia promossi dall'opposizione, non si fa alcuno scrupolo nello spendere i soldi dei contribuenti per iniziative simili».

Commenti