Cronaca locale

Le startup dicono Cloud

Startup e Cloud Computing: da una survey qualitativa pubblicata sul blog Enter the Cloud emerge che le startup italiane non possono più fare a meno di soluzioni cloud

Le startup dicono Cloud

Risparmi sui costi infrastrutturali e dei server, file e applicazioni sempre disponibili in qualsiasi parte del mondo e in qualunque momento, risorse di calcolo e spazio web pagati a consumo e solo per quello che serve. Sono questi i principali driver che rendono il Cloud Computing una risorsa essenziale per le startup italiane.

A rivelarlo è l’analisi qualitativa svolta da Lucilla Bottecchia, psicologa e ricercatrice, che ha studiato le risposte delle 30 startup italiane partecipanti all’iniziativa Start IT Up, lanciata a fine 2012 dal blog Enter the Cloud. I risultati presentati lo scorso 28 maggio al Coworking Login di Milano in occasione dell’evento “Siamo tutti Startuppari?” non ammettono repliche: per gli startupper italiani il cloud computing è fondamentale, è ormai normale utilizzarlo, è una comodità alla quale non si può rinunciare e un importante biglietto da visita che comunica uno spiccato orientamento all'innovazione.

Il cloud computing si utilizza per lo storage e la condivisione di documenti e to do list (Dropbox, Google Drive e Trello sono le applicazioni più citate), ma anche per la creazione dell’infrastruttura informatica aziendale: sotto questo punto di vista, il provider maggiormente citato è Amazon. A parte rare occasioni, gli startupper intervistati non fanno menzione di servizi italiani.

La localizzazione geografica dei server non sembra infatti essere un elemento determinante nella scelta di un provider: la maggior parte degli intervistati non ha consapevolezza di dove risiedano fisicamente i propri dati e a quali disposizioni debba sottostare il provider che li ospita. L’importante è che il servizio sia sicuro, economico, scalabile e flessibile.

Gli operatori cloud italiani hanno però un'opportunità in più. A parità di convenienza, sicurezza e prestazioni, la scelta di un provider nostrano potrebbe essere motivata da una sorta di “orgoglio nazionale” e dalle maggiori garanzie di tutela legale definite a livello UE. Questo a patto che un’assistenza puntuale e attiva 24 ore su 24, meglio se in italiano, sia garantita.

L’analisi in versione integrale è disponbile su www.enterthecloud.

it.

Commenti