Cronaca locale

Stop al centro culturale "abusivo", il Comune: "Rispettino le regole"

Lo stabile era utilizzato per pregare dalla comunità bengalese

Stop al centro culturale "abusivo", il Comune: "Rispettino le regole"

A seguito dei ripetuti sopralluoghi della Polizia Locale e della conseguente comunicazione di notizia di reato inviata alla Procura della Repubblica già nel corso del 2018, l'Ufficio Controlli Edilizi del Comune ha emesso un'ordinanza che impone al proprietario dell'edificio di via Galilei 24 di «ripristinare lo stato dei luoghi in conformità a quanto regolarmente autorizzato» entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento stesso.

Lo rende noto il Comune di Monza in riferimento alle irregolarità nell'esecuzione di opere edili interne alla palazzina situata nel quartiere S. Donato - Regina Pacis, in particolare alla costruzione di una scala in ferro che mette in comunicazione due unità immobiliari dell'edificio stesso, adibendo di fatto i locali interrati a luoghi di ritrovo per numerose persone. Negli scantinati è stato riscontrato più volte , anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, lo svolgimento di lezioni di alfabetizzazione araba per minori e attività di culto: impieghi che risultano del tutto incompatibili con la destinazione d'uso dei locali stessi. Al proprietario dell'immobile, pertanto, è stato notificato oggi l'atto, inviato anche alla Procura della Repubblica e alla Provincia di Monza e Brianza per i provvedimenti di competenza. «Su questi abusi la parola d'ordine è tolleranza zero - spiega l'Assessore alla Sicurezza Federico Arena - Da parte nostra continueremo a vigilare e agiremo in tutte le sedi perchè le regole vengano rispettate e la legalità sia ristabilita, affinchè nessuno pensi di poter fare ciò che vuole nella nostra città. Attraverso questo provvedimento, infatti, vogliamo portare avanti un'azione incisiva per la tranquillità dei cittadini del quartiere».

Il centro culturale di via Galilei è un punto di ritrovo della comunità bengalese. L'ultimo dato anagrafico disponibile parla di non più di un migliaio di persone, ma risale al 2016, mentre secondo quanto riferito dal centro di via Tasso, sarebbero all'incirca 2mila. . Inoltre questa comunità risulta per la gran parte abitante in zona. Alcuni sono nel quartiere oramai da quasi mezzo secolo, altri sono presenti da qualche anno. Alcuni sono a loro volta di origine straniera.

Eppure la moschea suscita timori.

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