Cronaca locale

Straniero picchia agente: mano rotta

Prognosi di 30 giorni per il poliziotto, di 7 per il collega. Arrestato libico irregolare

Straniero picchia agente: mano rotta

Ancora un'aggressione contro gli agenti di polizia, questa volta con conseguenze gravi. Due i poliziotti feriti, uno dei quali ha riportato la frattura di una mano e ha una prognosi di trenta giorni.

È successo nella notte di mercoledì, intorno all'1.40. Una Volante del Commissariato Garibaldi-Venezia è intervenuta all'angolo tra via Melchiorre Gioia e viale Lunigiana. I due agenti dell'equipaggio, di 34 e 26 anni, hanno fermato un uomo nordafricano per un controllo dei documenti. Subito lo straniero ha reagito scagliandosi contro i poliziotti con calci e pugni e nella colluttazione uno di loro si è rotto il metacarpo della mano sinistra. La frattura scomposta richiederà molto probabilmente un intervento chirurgico. Il collega ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni. L'aggressore, un libico di 35 anni, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Ha numerosi alias, è risultato essere irregolare in Italia e con precedenti penali.

Immediata la reazione dei sindacati di polizia. «A poche ore dall'aggressione ai danni di un militare nei pressi della stazione Centrale - dichiara il segretario provinciale generale di Uil Sicurezza Alessandro Montunato - ancora una volta siamo costretti ad assistere ad analoghi episodi, che avvengono sempre nei pressi del medesimo scalo ferroviario. Dove sono i tanto promessi e sbandierati taser? Siamo stanchi di sentir parlare di razionalizzazione di personale, di mezzi e cose simili. La sicurezza va fatta in maniera adeguata e bisogna avere il coraggio di destinarle risorse altrettanto adeguate. Invitiamo - conclude Montunato - tutti coloro i quali sono nelle posizioni giuste per cambiare questo corso, a destarsi dal loro torpore e a manifestare concretamente la propria vicinanza a tutta la polizia di Stato».

La questione dei taser rimane controversa. Lo strumento, promosso dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, è in fase di sperimentazione. Dura anche la reazione della Segreteria provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap): «La misura è colma. Siamo stanchi di aspettare i taser bloccati dalla burocrazia lenta. In tutta Milano ce ne sono solo due. Vogliamo avere le telecamere sulle divise, una misura ferma da tempo, e vogliamo avere la dignità di svolgere il servizio sapendo di avere una tutela sopra la testa e non essere mandati allo sbaraglio». Aggiunge Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia: agli agenti feriti «va la mia solidarietà e il ringraziamento a tutte le forze dell'ordine per il grande lavoro di controllo e di prevenzione che svolgono. Compito molto spesso vanificato per l'inadeguatezza dei mezzi causata dalla scarsità dei fondi stanziati dal governo. Mi unisco all'appello della Uil Sicurezza, affinché vengano consegnati i tanto attesi e sbandierati taser.

Anche se da parte dal centrosinistra, lo stesso che amministra Milano, c'è poco da sperare visto che è noto cosa pensano di questo strumento così utile per evitare queste aggressioni».

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