Cronaca locale

Stupro al Monte Stella. Dal Dna prime certezze per gli investigatori

Dopo la 45enne violentata in pieno giorno, la polizia identifica un gruppo di stranieri

Il ritornello è sempre lo stesso e in certi momenti è così scontato da sembrare finto. Così c'è anche chi ha cominciato a fare il verso alle polemiche. «E pensare che adesso dobbiamo avere paura anche qui, a San Siro, una zona della città che è da sempre praticamente un modello!» sospira sorridendo ironico, con voce volutamente stridula, Luigi Salaci, 39 anni, titolare di una pizzeria in zona, mentre se ne sta seduto al chiringuito di piazza Maria Nascente vicino agli anziani che giocano a carte. Poi scuote la testa e abbraccia le polemiche del Centrodestra: «Milano è tutta insicura, tutta allo sbaraglio. Soprattutto dopo la devastazione economica e di valori lasciata dal passaggio di questo Covid di m....» aggiunge. Ed è solo allora che i vecchietti con le carte in mano, smettono di giocare, lo osservano con la coda dell'occhio, senza togliere lo sguardo dal tavolo, poi annuiscono con voluta ostentazione.

Ieri mattina, quartiere QT8, per esteso «Quartiere Triennale 8». Non sono trascorse neanche 48 ore dalla violenza sessuale subita in pieno giorno mercoledì poco prima delle 18 da una donna italiana di 45 anni al Monte Stella, la «Montagnetta» di Milano. Aggredita alle spalle, presa per i capelli mentre portava a spasso il cane, il guinzaglio usato per trascinarla nel retro della scuola primaria che versa in stato di abbandono «Martin Luther King». E poi lo stupro. Silente, indisturbato e forse, proprio per questo, ancora più drammatico. Soccorsa da un runner, la donna era sotto choc quando sono arrivati i poliziotti delle «Volanti»: solo grazie all'intervento di un'agente donna, caposcorta della Volante Bonola bis, la vittima, particolarmente prostrata ma anche lucida, è riuscita a ricostruire nei dettagli quanto accaduto. Ha raccontato così di essere arrivata al parco per una passeggiata e di aver liberato il cagnolino dal guinzaglio. L'animale, attratto da qualcosa, si è allontanato dalla solita strada e invece di salire sulla viuzza che si arrampica sul Monte Stella si è inoltrato per una decina di metri verso la scuola. Proprio mentre cercava di recuperare il cane la 45enne è stata aggredita, bloccata e trascinata sul retro dell'istituto scolastico, un cortile nascosto dai passanti. L'assalitore l'ha anche minacciata, sostenendo di avere un coltello.

Alla polizia la vittima ha descritto un uomo di origine centroafricana, alto circa un metro e ottanta, quindi è stata portata in codice giallo alla Clinica Mangiagalli.

Gli investigatori della squadra mobile setacciano la zona per la caccia all'uomo, sentono i frequentatori abituali della Montagnetta. «Abbiamo fatto un sopralluogo in zona, nell'area della scuola abbandonata e abbiamo identificato un po' di persone. Per spingere sull'acceleratore aspettiamo però i riscontri scientifici, in particolare l'estrazione del Dna» spiega il dirigente della squadra mobile Marco Calì.

La Lega intanto ha prenotato per lunedì un presidio con Matteo Salvini allo slogan «Basta degrado al Qt8».

L'appuntamento è vicino al Mercato comunale, che da anni è chiuso.

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