Cronaca locale

Su diesel e ciclabili è partita la crociata. Ma il traffico è caos

Le decisioni ideologiche delle giunte convivono con errori e abbandono

Su diesel e ciclabili è partita la crociata. Ma il traffico è caos

Sulle auto, il Comune va avanti con la sua linea. Una linea ideologica, a detta di molti. Anche le misure annunciate sui diesel, almeno in parte, sono state accolte con scetticismo, per ragioni di metodo e nel merito. Il contenuto degli interventi previsti non convince qualche addetto ai lavori particolarmente attento, e pronto a far notare che non sono state considerate adeguatamente le recenti evoluzioni tecnologiche in via di preparazione nelle grandi case dell'industria automobilistica e meccanica. Quanto al metodo, l'impronta è chiaramente dirigista. «Alle politiche dei divieti io preferisco quelle basate sugli incentivi» ha sottolineato anche Raffaele Cattaneo, assessore di una Regione Lombardia che dovrà comunque essere protagonista. Cattaneo, intanto, ha stilato una serie di proposte rivolte al governo e indirizzate al ministro dell'Ambiente Sergio Costa. La Regione ricorda che il Governo, anche alla luce della procedura d'infrazione europea, deve accompagnare le Regioni - che non ha i fondi sufficienti per tutto - con interventi che consentano di affiancare ai divieti anche gli adeguati incentivi. Il Pirellone, in ogni caso, dovrà assumere la regia degli interventi, anche perché l'aria ovviamente non si ferma ai confini dei Comuni, ed è largamente prevedibile che queste misure comunali, anche se dovessero risultare utili in astratto, si rivelerebbero comunque velleitarie nel caso in cui non fossero inserite in una politica di interventi organici studiati da una serie di attori.

Il rischio, per farla breve, è quello delle misure-manifesto, più adatte alla propaganda che alla soluzione dei problemi. Ideologica sembra anche la linea che si sta consolidando sulle piste ciclabili, che paiono realizzate più per aumentare le statistiche (da sbandierare nei resoconti di fine mandato) che per incrementare l'uso della bicicletta da parte dei cittadini. Basti pensare alle corsie inutilizzate perché abbandonate alla mercé degli abusivi, le carovane che le occupano indisturbate con camper e roulotte, come raccontato ampiamente dal Giornale nelle settimane scorse.

L'impostazione ideologica e velleitaria è dunque la costante. E questa impostazione ideologica, che da anni si riscontra sul traffico in generale e sulle ciclabili in particolare, trova un perfetto contraltare, un «rovescio della medaglia», nella situazione che viene documentata nel dossier curato dalla Compagnia dell'Automobile. Marcello Pirovano, con scrupolo implacabile, torna a segnalare a Palazzo Marino una serie di casi di pericolo, degrado o abbandono. Si tratta di incongruenze, errori, a volte veri e propri orrori, o «libere interpretazioni» delle norme.

Un contributo che il Comune farebbe bene a non ignorare.

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