Cronaca locale

«Su Ema partita aperta Milano in vantaggio ma ora si gioca tutto»

Il vicepresidente della commissione Bilancio «Mozione di Forza Italia anche alla Camera»

«Su Ema partita aperta Milano in vantaggio  ma ora si gioca tutto»

Andrea Mandelli, vicepresidente della Commissione Bilancio al Senato (Forza Italia) lei è il primo firmatario della mozione, approvata all'unanimità al Senato, che impegna il Governo a sostenere concretamente la candidatura di Milano a sede dell'Ema. È soddisfatto del risultato dell'esame del Consiglio Affari generali dell'Unione europea?

«Sì molto, Milano è tra le prime città candidate e in effetti ha tutte le carte in regola per vincere. Detto ciò bisogna continuare a lavorare tutti insieme, in squadra per raggiungere un traguardo che non è solo di Milano ma del Paese».

Nel documento elaborato dalla Commissione europea sui 19 dossier di candidatura sono due i punti ancora da approfondire del dossier: la ricettività e l'istruzione.

«Per quanto riguarda la capacità ricettiva di Milano penso che non ci siano dubbi sulle performance della città di Expo: per sei mesi continuativi Milano ha accolto migliaia di turisti da tutto il mondo in modo esemplare, per non parlare degli appuntamenti fissi internazionali come il Salone del Mobile o le Settimane della Moda. Credo, quindi, si tratti solo di un problema diciamo di comunicazione».

In una nota la commissione si dice che «non vengono fornite informazioni sulla possibilità di frequentazione di corsi universitari in inglese».

«Il Politecnico e l'università Bocconi offrono corsi di laurea e di dottorato interamente in lingua inglese, atenei che hanno per altro un'ottima posizione a livello di ranking internazionale. Anche qui forse bisognerebbe solo migliorare la comunicazione. Ricordo anche la sede della scuola europea di Varese collegata con Centro Comune di Ricerca di Ispra».

Milano sembra vincente, invece, sotto il profilo della continuità operativa.

«Da questo punto di vista direi che siamo molto avanti rispetto alle altre città: per assurdo io dico che si possono staccare le spine dei computer a Londra e riattaccarle al Pirellone. Il grattacielo Pirelli, infatti, è perfetto e pronto a ospitare i dipendenti dell'Agenzia: in ordine, attualmente popolato da funzionari della Regione. Provare per credere, mi viene da dire!».

Cosa fare dunque ora che il primo esame è stato superato in vista della decisione finale del 20 novembre?

«È fondamentale, in vista del 19-20 di ottobre quando si terrà il prossimo consiglio europeo, tenere alta la pressione sul governo. Importante è anche la volontà di Forza Italia di calendarizzare la mozione anche alla Camera. Dobbiamo sostanzialmente replicare la formula utilizzata per sostenere la candidatura di Milano all'Expo: unità di intenti a tutti i livelli istituzionali e capacità di fare rete. Ognuno deve fare la sua parte».

Non solo la politica dunque..

«Anche i privati possono dare il loro contributo: Federfarma, Federchimica, Confindustria, Camera di Commercio per esempio hanno organizzato una serata di dibattito sulla candidatura milanese a Bruxelles. Non dimentichiamo che l'Italia nel 2016 ha raggiunto la cifra record del 71% di export dell'intera produzione di farmaci.

Per non parlare dell'ottimo livello raggiunto della ricerca scientifica italiana».

Commenti