Cronaca locale

Tanta Russia nel pianoforte del talento Dmitry Masleev

Stasera alle 21 al Conservatorio il primo solista A seguire nomi prestigiosi come Gidon Kremer

Piera Anna Franini

Nomi super certificati e nuove scoperte, solisti e complessi da camera, talvolta pure sinfonici. Questa la formula vincente delle «Serate Musicali», storica società di concerti milanese, attiva da 41 anni. Anni in cui ha ospitato, anche ripetutamente, artisti come Muti, Segovia, Milstein, Celibidache, Arrau, Menuhin, Rostropovich (12 concerti storici), Stern, Yo-Yo Ma

Lunedì presenta a Milano, in Conservatorio (ore 21), il pianista Dmitry Masleev, vincitore dell'ultima edizione del Concorso Internazionale ajkovskij di Mosca. Un giovane di 26 anni, nato in un luogo remoto della Siberia al confine con la Mongolia. Come vuole la regola russa, è approdato nella capitale: nel Conservatorio di Mosca, prodigiosa fucina di talenti. Lì ha studiato con Mikhail Petukhov e due anni fa si è perfezionato all'Accademia Internazionale di Musica del Lago di Como. A ribadire un concetto. Che sono le scuole di musica, fra le istituzioni scolastiche italiane, a esercitare più di tutte (ma potremmo dire: praticamente in solitudine) attrattiva sugli studenti stranieri: si tratti dell'Accademia della Scala, piuttosto che di scuole di canto sparse per il Paese, accademie strumentali.

Tecnica impeccabile, brillantezza, lirismo, spontaneità sono le doti riconosciute dalla critica alla promessa del pianoforte Masleev. A Milano proporrà un programma con tanta Russia (Cajkovskij, Medtner, Rachmaninov), tante pagine virtuose (Studi trascendentali di Liszt), sino a un finale da fuochi d'artificio. Fuochi macabri, trattandosi della Dance macabre di Saint-Saens/Liszt/Horowitz.

La stagione prosegue, come vuole la tradizione, con le serate del lunedì. Solisti, tra cui Louis Lortie, si avvicendano con complessi da camera: il caso del Quartetto di prime parti scaligere. Altro solista di spicco, il violinista Domenico Nordico che proporrà Bach. D'annotare in agenda, la serata del 19 dicembre con il violinista Frank Peter Zimmermann che, con i colleghi Poltera e Tametist, eseguirà le Variazioni Goldberg di Bach trascritte per trio.

Col nuovo anno, tornano due care e vecchie conoscenze, il violinista Uto Ughi in duo con il pianista, infaticabile musicista, Bruno Canino. Altra data da segnalare, quella del 23 gennaio con Piotr Andersewski, pianista polacco nei circuiti internazionali di pregio eppure poco presente in Italia: alle «Serate» va il merito di portarlo sovente a Milano.

Il 10 aprile si festeggiano i 70 anni di Gidon Kremer, un amico delle «Serate Musicali» dove è stato apprezzato come solista, in coppia con Martha Argerich e naturalmente con la sua Kremerata Baltica. Il complesso barocco Andrea Palladio, e il suo direttore Andrea Marcon, in aprile eseguiranno la Messa in si minore di Bach. Mentre il violoncellista Giovanni Sollima disegnerà un programma (ancora non svelato) con i suoi Friends.

Altro violinista d'oro nella rassegna, Shlomo Mintz che il 5 giugno proporrà il Concerto di Mendelssohn.

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