Cronaca locale

Terremoto in Lombardia, arresti per appalti truccati sul noleggio delle auto

Una società legata alla Cdo rastrellava gli appalti di Ferrovie Nord, Mm e Aler grazie alla corruzione dei funzionari pubblici (pdf)

Una veduta esterna della sede centrale dell'Aler
Una veduta esterna della sede centrale dell'Aler

Una società legata alla Compagnia delle Opere, la struttura economica di Comunione e liberazione, rastrellava gli appalti delle Ferrovie Nord, della Metropolitana milanese e dell'Aler, l'azienda milanese delle case popolari, grazie alla corruzione dei funzionari pubblici. Si tratta delle gare per il servizio di noleggio auto, di cui la Kaleidos poteva scegliere la vincitrice prefissata grazie a informazioni ricevute già mesi prima del varo dell'appalto.

È questo il nocciolo dell'operazione dei carabinieri di Milano che questa mattina ha portato in carcere sette persone e agli arresti domiciliari altre nove. Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo ha illustrato insieme ai vertici dell'Arma milanese i contenuti dell'inchiesta (leggi il documento). "Kaleidos ha potuto mettere a frutto un circuito relazionale che emerge da mail e da corrispondenza, con il mondo della Compagnia delle Opere. Il presidente della società, Massimo Vanzulli, e i suoi due collaboratori sono inseriti nel direttivo della Cdo". Alla Cdo appartiene anche Marco Piuri, amministratore delegato delle Ferrovie nord, non indagato.

La Procura parla di "rapporti privati portati nell'ambito pubblico, il pubblico funzionario invece che agli interessi pubblici rispondeva a quelli dei compagni di cordata". A motivare l'atto contrario ai doveri d'ufficio era spesso non il passaggio di denaro ma, secondo Robledo, il "comune sentire" ciellino. Tangenti in contanti venivano versate dalle aziende vincitrici direttamente a Kaleidos: "L’anomalia_ – se così la vogliamo chiamare – rispetto allo schema tradizionale della corruzione, risiede nel fatto che le somme prezzo della corruzione non vengono incassate dal pubblico ufficiale o funzionario, ma da terzo soggetto privato, che concorre nel delitto" , si legge nelle carte dell'inchiesta.

Tra gli arrestati oltre a Vanzulli e agli altri esponenti di Kaleidos c'è Monica Goi, segretaria del direttore generale di Aler Domenico Ippolito, anche lui vicino a Cl. Il marito della Goi avrebbe ottenuto il pagamento di una BMW X5 minacciando i vertici delle società interessate agli appalti: "visto che avete tutte queste trattative in ballo dall'altra parte, allora mi dovete..." si legge in una intercettazione. Arrestati anche Giancarlo Bortolotti, già direttore generale degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, e Cristina Clementi, già funzionaria dell'ospedale di Vimercate, entrambi vicini a Comunione e liberazione.

"Esisteva consolidata modalità per fare in modo che i funzionari avessero una sola strada da seguire, la scelta delle società di autonoleggio indicate dalla Kaleidos" ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Salvatore Luongo, aggiungendo che si parla di appalti per milioni di euro. Scrive il giudice Gennari nell'ordinanza: "Kaleidos -dietro la veste di società di servizi – altro servizio reale non presta che quello di apparecchiare l’appalto per il cliente di turno". Accedendo al server della società sono state sequestrate 150mila mail scambiate tra Kaleidos e i funzionari delle aziende pubbliche. Gli inquirenti negano l' esistenza di un livello superiore dell'inchiesta relativo alle responsabilità dei politici. Ma in un passaggio dell'ordine di custodia si afferma che tra gli indagati c'è la consapevolezza di appartenere a un sistema che aveva nel "presidente della Regione Lombardia il suo massimo esponente". Il riferimento é ovviamente a Roberto Formigoni, di cui parlano anche due indagati in una conversazione ( intercettata dai carabinieri) sulle altre indagini i in corso: "L'obiettivo é fare cadere Formigoni".

L'indagine, é stato spiegato, é nata casualmente indagando su un traffico di auto rubate.

Da li si é passati a indagare su sette auto noleggiate e successivamente all'intera rete di appalti truccati.

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