Cronaca locale

In "Tipografia" la notizia è il cibo

Un premio per la nuova apertura del bistrot di una giornalista

In "Tipografia" la notizia è il cibo

È aperta da meno di sei mesi, ma per Tipografia Alimentare arriva il primo prestigioso riconoscimento. Il locale sul Naviglio della Martesana ha vinto il premio Novità dell'anno della guida Milano 2019 del Gambero Rosso. L'idea nasce dal «piano B» di una giornalista che ha cambiato vita dopo 30 anni alla Mondadori. Tipografia Alimentare (TipA) è un locale luminoso e accogliente. Arredato, non a caso, con mobili e oggetti che ricordano una vecchia tipografia.

Il nuovo bistrot e «food hub» (via Dolomiti 1/3, metro Turro. Chiuso il martedì) nasce dal lavoro lungo un anno di Carla, ex Panorama, e i giovani Martina e Mattia, entrambi laureati all'università di Scienze gastronomiche di Pollenzo creata da Slow Food. Qui ogni momento della giornata si può trascorrere gustando un buon piatto. Leggendo i giornali sulla panca in legno, usando il pc portatile sul tavolone centrale, chiacchierando davanti alla vetrata. Il bar offre caffetteria e brioche, per la pausa pranzo ci sono piatti sempre originali, nel pomeriggio tè e tisane, per l'aperitivo 100 etichette di vini naturali dall'Italia e dall'Europa e una selezione di salumi e formaggi di alta qualità.

Il punto forte di Tipografia Alimentare sono i produttori scelti dopo una lunga selezione. Oltre 150 tra aziende agricole, artigiani e cantine. Una delle specialità è l'olio d'oliva di produzione propria che arriva dall'azienda agricola siciliana «La Tonda», sui Monti Iblei. Non solo. Per riempire le brioche c'è la crema gianduja della Cascina Masueria, tra le più buone d'Italia. Il pane e le torte sono di Jean Marc Vezzoli del panificio Longoni di Carate Brianza; frutta e verdura arrivano da una cascina sul Naviglio della Martesana, Corbari.Bio; lo storione, che un tempo nuotava nella Martesana, è della Storione Ticino; il latte e lo yogurt di LeccoLatte, azienda agricola bio. Mille le storie dal mondo del vino: dall'americana Joy Kull, che si è trasferita nel Lazio per amore e produce vino da ceppi autoctoni, a Gianfranco Manca di «Panevino», produttore sardo di vitigni autoctoni recuperati. Le idee della cucina poi fanno scoprire ingredienti insoliti o dimenticati. Qualche esempio: il sommacco, erba di origine araba coltivata in Sicilia, la portulaca, pianta spontanea dai mille usi, il salmerino, pesce d'acqua dolce, la pancia d'agnello. Ogni mattina sono a disposizione i principali quotidiani nazionali, newsmagazine e testi di gastronomia e alimentazione. Il mondo della stampa è richiamato in ogni angolo. Con mobili da tipografia, scritte con i caratteri mobili, macchine per scrivere da usare liberamente.

L'appuntamento clou: i «Giovedì di TipA», incontri-degustazione con i produttori.

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