Cronaca locale

Trasferita la civica Manzoni «Così il Comune ci tradisce»

Si sposta in Loreto l'istituto che accoglie molti ragazzi con deficit cognitivi Rabbia delle famiglie: con il cambio di insegnanti addio al piano didattico

Fino a poco tempo fa era solo uno spettro, una minaccia che i genitori cercavano di arginare. Oggi è una decisione fatta, finita e mal annunciata: la civica media Manzoni verrà trasferita dalla sede di piazza XXV Aprile al polo didattico di via Deledda, zona Loreto, e la responsabilità delle classi passerà al preside del liceo linguistico Manzoni.

Poco male se si trattasse di una scuola qualsiasi. Ma stiamo parlando di un istituto frequentato da tanti ragazzini con problemi di apprendimento, che ora hanno a disposizione aule per attività artistiche, musicali e ricevono stimoli che difficilmente in un'altra sede potranno avere. Alunni che si sono affezionati agli insegnanti di sostegno in un modo particolare ma che da settembre dovranno cambiare abitudini.

Le famiglie degli alunni sono preoccupate, non solo per lo spostamento logistico. Hanno ricevuto una lettera di poche righe che annuncia un incontro per il 29 aprile in cui «verranno mostrate le zone della sede» nuova dedicate alle attività formative. Punto.

Esattamente il contrario rispetto a quanto annunciato dall'assessore all'Educazione Francesco Cappelli in una riunione pubblica a scuola all'inizio di febbraio. «Contrariamente a quanto ipotizzato - scrive infatti la preside Daniela Sanavio - l'avvio del prossimo anno scolastico vede il trasferimento della civica media nel polo di via Deledda 11».

«Era stato garantito il mantenimento della sede anche agli iscritti della prossima prima media. La scuola - protestano i genitori - ha un'esperienza unica per come sa trattare i bambini difficili e quelli che hanno diritto all'insegnante di sostegno. Il trasferimento metterà in crisi molte famiglie e il cambiamento del corpo insegnante interromperà il progetto didattico formativo delle classi già attive».

Le famiglie denunciano che i ragazzi non avranno più gli insegnanti di sostegno di adesso. Ma il Comune assicura: «La continuità didattico-formativa viene garantita e, anzi, rafforzata grazie al progetto complessivo di collegamento con il liceo, già prefigurato nei mesi scorsi ai genitori. Tutto il personale insegnante è confermato, così come l'impegno dell'amministrazione di aprire una classe prima a settembre 2015 e un'altra a settembre 2016».

A determinare il trasferimento è stato il numero degli iscritti: su 38 domande di preiscrizione pervenute, gli effettivi iscritti alla futura prima sono 16. Ma fino a poche settimane fa lo spauracchio del trasloco sembrava scongiurato e lo stesso assessore all'Educazione aveva assicurato lo svolgimento del prossimo anno scolastico in piazza XXV Aprile. «Ora - puntualizzano i genitori - vogliamo sapere dall'assessore Cappelli come intende mitigare l'impatto del trasferimento e contiamo di essere convocati quanto prima».

Resta poi un'altra questione aperta: oltre alla media civica, l'istituto di piazza XXV Aprile ospita anche una sezione dedicata ai ragazzi che frequentano la Scala.

Aspiranti ballerini e artisti che vivono lontano da casa e che da settembre saranno trasferiti con tutta probabilità, come pare da una delle ipotesi in esame, al convitto Pietro Longone a Sant'Ambrogio.

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