Cronaca locale

Triennale sfratta la disco per aprire un ristorante

Il gestore dell'Old Fashion: taxi abusivi e risse? La sicurezza fuori dal locale non spetta a noi

Chiara Campo

Il presidente della Triennale Stefano Boeri manda l'avviso di sfratto all'Old Fashion. La discoteca simbolo della movida milanese sembra destinata a lasciare gli spazi che occupa dal 1933, e che sono di proprietà della Fondazione. Come ha anticipato il Corriere, nella riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che si è riunito in prefettura l'11 dicembre la Triennale ha avvisato che alla scadenza nel 2022 non confermerà il contratto d'affitto con la società proprietaria del locale. Boeri aveva già lanciato l'allarme sicurezza nel 2018, dopo l'accoltellamento di Nicolò Bettarini a poca distanza dal locale che aveva portato l'allora questore a imporre la chiusura della discoteca per un mese. L'archistar aveva sollecitato più illuminazione, una lotta adeguata a posteggiatori e taxi abusivi. Nel 2018 si sono registrati tre casi di ragazze aggredite da tassisti abusivi all'uscita dal locale. E il vertice in prefettura, incentrato sulla sicurezza dei locali notturni, nasceva dopo il caso della studentessa sudamericana di 21 anni stuprata la notte tra l'11 e il 12 ottobre tra le auto parcheggiate in via Camoens, proprio dopo essere uscita dall'Old Fashion. Ma il titolare del locale, Roberto Cominardi, non ci sta e avverte che si difenderà dallo «sfratto» (in realtà sarà un mancato rinnovo a scadenza del contratto) «in tutte le sedi possibili e immaginabili». Premette di non aver ancora ricevuta la disdetta, ma dato che il pretesto sono i problemi di ordine pubblico, tiene a sottolineare come «all'interno del locale non si sia verificato nessun problema, e dal 1997 sono il primo a segnalare con esposti la presenza di parcheggiatori e tassisti abusivi. Ma non spetta a noi gestire la sicurezza fuori dal locale, la competenza è delle forze dell'ordine e, per dirla con una battuta, non si chiude la banca per evitare una rapina. A cinquanta metri da noi c'è un'altra discoteca», il Just Cavalli, «rimarrebbero gli stessi tassisti abusivi che ritroviamo, peraltro, fuori dallo stadio di San Siro. Arriveranno a vietare i match?». Ricorda peraltro che «anche l'accoltellamento di Bettarini avvenne al chiosco di viale Alemagna, non in discoteca, E non è zona di nostra competenza». Anche il leader della Lega Matteo Salvini In quel caso aveva difeso il locale. Cominardi aspetta quindi «tranquillamente le motivazioni che stanno alla base della disdetta, ma non le comprendo». Si dice «sorpreso» anche perchè «siamo stati sempre collaborativi con la Triennale».

Eppure, a prescindere dalla questione sicurezza, che la Triennale voglia tornare in possesso degli spazi è nell'aria da tempo. Aveva chiesto all'Old Fashion di lasciare in anticipo una parte del locale, in modo da realizzare un ristorante all'aperto per i visitatori delle mostre (collegato alla parte che sarà destinata dal 2020 alle esposizioni della Fondation Cartier). In cambio la discoteca avrebbe potuto ottenere una proroga dell'affitto. «Se ne è parlato ed eravamo collaborativi - conferma Cominardi -. Tre le ipotesi c'era la riduzione dell'affitto se avessimo lasciato una parte del locale, ma abbiamo proposto anche gestire direttamente il nuovo ristorante». Il tavolo a quanto pare è saltato.

E ora arriva l'avviso di sfratto.

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