Cronaca locale

Alla «prima» va in scena la protesta

Pochi i vip stasera alla Scala nel timore di scontri. Dove si può vedere il Fidelio in città

Comitati per la casa, centri sociali, antagonisti vari, disoccupati più o meno organizzati, cobas assortiti, sindacalisti Fiom «presenti a titolo personale», studenti impegnati in occupazioni, no-global spuri. È lunga la lista di quelli che anche questa sera reciteranno fuori della Scala l'ormai vecchio rito della contestazione alla Prima di sant'Ambrogio. Una tradizione che ormai si ripete da 46 anni, quando quel 7 dicembre 1968, un certo Mario Capanna trascinò davanti al Piermarini alcune decine di compagni per accogliere con lanci di pomodori e uova marce i borghesoni della Milano di allora. Quando c'era una borghesia.

Un Fidelio che sarà trasmesso in cinema, teatri e in due carceri, mentre già dai giorni scorsi viene offerta in filodiffusione in metropolitana e in Galleria. Al Piermarini faranno gli onori di casa il sindaco Giuliano Pisapia, il governatore Roberto Maroni e il ministro Dario Franceschini, mentre gli assessori accoglieranno i cittadini nei vari spazi della città. Dal teatro Dal Verme, all'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele su mega schermo, al Muba, il museo dei bambini dove oltre ad assistere alla Prima, i bimbi potranno partecipare ai laboratori dedicati a Beethoven, all'Auditorium Gaber della Regione, al grattacielo Pirelli.

I più pantofolai potranno godersi la diretta (dalle 18, Rai 5) dal divano di casa.

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