Cronaca locale

Un villaggio "smart" con alloggi da 400 euro. Il riscatto di Rogoredo

Le case in social housing pronte entro l'anno Orti, wifi, campo da basket, app di quartiere

Un villaggio "smart" con alloggi  da 400 euro. Il riscatto di Rogoredo

Rogoredo non è solo il «boschetto della droga». É il quartiere Santa Giulia disegnato da Norman Foster che si completerà con i due edifici «Spark One» e «Spark Two» (uffici, hotel con 400 stanze, piastra commerciale), un parco attrezzato per lo sport e un'arena da 18mila posti che, se tutto va come deve andare, ospiterà le gare di hockey su ghiaccio alle Olimpiadi invernali 2026. A Rogoredo c'è il quartier generale di Sky, si sta allargando l'oasi naturalistica creata da Italia Nostra. E, nel giorno in cui si riaccendono le polemiche sul «boschetto», per il caso della 28enne, ucraina, che ha partorito ieri notte in una cascina abbandonata vicino alla zona dello spaccio, è spuntato un altro simbolo della (possibile) rinascita della periferia sud-est. Si chiama «Redo Milano», il più grande intervento di social housing in Italia, realizzato tra via Sordello e Cascina Merezzate dal fondo immobiliare (gestito da InvestiRe sgr) promosso da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia su aree messe a disposizione dal Comune. Tra i quotisti del fondo - per dire - ci sono Cassa depositi e prestiti, IntesaSanpaolo, Tim, Unicredit. Sul nuovo «smart district» che sarà completato entro fine anno sono stati investiti 70 milioni di euro. E se i primi inquilini entreranno a inizio 2020, la nuova scuola media con palestra costruita accanto al quartiere aprirà già a settembre. É una risposta a chi non ha i requisiti per accedere alle case popolari ma fatica a pagare un affitto a prezzi di mercato. «Redo» offrirà 615 appartamenti, 404 in affitto a canone convenzionato comprensivo di posto auto che va dai 360 ai 380 euro al mese per il monolocale, dai 440 ai 565 euro per il bilocale, dai 510 ai 720 per il trilocale fino al quadrilocale da 760 a 940 euro. L'avviso per i primi 148 alloggi è on line da ieri (www.redomilano.it), le domande vanno presentate entro il 14 settembre, tra i requisiti c'è l'Isee non superiore a 40mila euro. Sessantotto alloggi saranno offerti a canone sociale a categorie particolarmente bisognose. Altri 211 saranno in vendita ad un prezzo che parte da 2.195 euro al metro quadro. Il quartiere si sviluppa lungo un viale con un sistema di corti. Nel progetto rientrano 10.500 mq di verde, 320 nuovi alberi, 1.600 mq di servizi e negozi, supermercato, 400 di orti urbani, 2 aree gioco per i bimbi, un campo da basket, 500 metri di pista ciclabile, 920 parcheggi per bici. Gli edifici in classe A (alte prestazioni e bassi consumi) e il quartiere è smart, tecnologico: videosorveglianza, wifi gratuito, c'è la «app di quartiere» per controllare i consumi, il meteo, prenotare sale per cene e feste. E il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti sottolinea che «tutto è improntato sulla filosofia per cui l'housing non deve solo offrire un posto in cui vivere ma favorire coesione sociale, creare una comunità tra vicini di casa».

Il sindaco Beppe Sala sostiene che «sulle periferie c'è una retorica troppo spesso negativa, ma dobbiamo offrire servizi e soluzioni dignitose per vivere fuori dal centro». Per l'assessore regionale al Welfare Stefano Bolognini Redo è «uno degli esempi più significativi in Italia di rigenerazione urbana in periferia». E il prefetto Renato Saccone fa presente che a Rogoredo «non c'è solo il boschetto, dove qualche passo avanti c'è stato. Ma accanto alle risposte emergenziali sono fondamentali quelle strategiche.

La coesione sociale, creare una comunità che condivide luoghi e servizi è la base vera della sicurezza».

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