Cronaca locale

Violentata per 11 ore da un maniaco

Appuntamento su un sito di incontri, poi la droga e anche le botte

Dieci giorni fa, nella notte tra il 2 e il 3 novembre, dopo averla sequestrata in camera da letto chiudendo la porta chiave e averle sottratto e spento i tre telefonini impedendole così di chiedere aiuto, ha abusato di lei per tredici ore, dalle 22 alle 9 del mattino. Nel frattempo l'ha anche massacrata di botte e minacciata di morte puntandole un coltello alla gola. Quindi se n'è andato, portandole via i cellulari e rapinandola di 500 euro di contanti.

Ad arrestare lo stupratore di una pensionata milanese 70enne sono stati i carabinieri della compagnia Duomo. Lo cercavano da una settimana, in seguito alla denuncia sporta dalla donna e lo hanno rintracciato domenica in questura a Lodi, dove gli investigatori della squadra mobile lo avevano appena portato dopo che aveva tentato di violentare un'altra donna, una prostituta colombiana. Si chiama Daniele Corona, ha 29 anni e precedenti per stupro (ha abusato di una donna conosciuta sul web e di una escort romena), per rapina e per reati inerenti la droga e risiede proprio nel Lodigiano. «Sì, è uno stupratore seriale, in passato già arrestato per aver perseguitato le proprie compagne, si sposta per la Lombardia con la propria auto e, senza reddito e lavoro, paga le prostitute e la cocaina con il denaro fornitogli dai parenti» ammettono gli inquirenti che però escludono che Corona soffra di una vera e propria patologia.

Un'esperienza terrificante quella vissuta quel sabato notte dalla 70enne milanese. La signora, che ha una casa propria e un'altra dove riceve i clienti nella zona dell'Arco della Pace, come spiegano i carabinieri ha messo un annuncio su un sito online a pagamento per incontri. I due avevano pattuito d'incontrarsi nell'appartamento in centro della donna e lei aveva chiesto all'uomo 250 euro in cambio di una prestazione sessuale. Sembrava si fossero accordati, ma quando Corona, dopo aver pagato la donna, ha cominciato a sniffare cocaina la situazione è degenerata. Rinchiusa la pensionata nella stanza, dopo averle impedito qualunque contatto con l'esterno, l'uomo ha chiarito quali erano i suoi intenti. Lei ha tentato di opporre resistenza ed è stato allora che lui avrebbe cominciato a picchiarla sferrandole dei pugni in pieno volto e sulla testa, mentre le gridava: «Se non fai quel che ti dico ti sgozzo», puntandole contro un coltello. Una sorta di arancia meccanica portata all'esasperazione se pensiamo che Corona se n'è andato solo la mattina successiva. Quando la donna, in condizioni pietose, ha dovuto chiedere aiuto ai vicini.

PaFu

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