Cronaca locale

Mm non ripara l'ascensore. "Prigioniero" a 101 anni

Mm non ripara l'ascensore. "Prigioniero" a 101 anni

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Mm non ripara l'ascensore. "Prigioniero" a 101 anni

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«Mio padre si dispera perchè vorrebbe uscire, è prigioniero in casa da un mese» si lamenta la signora Emanuela. Il papà che si sente una tigre in gabbia ha 101 anni, e dato che abita al nono piano di un palazzo popolare in zona Navigli non può permettersi di scendere e risalire le scale. Nel caseggiato gestito dalla società comunale Mm in via Manfredonia 12, scala A, l'ascensore è gusto da un mese. Ci sono stati dei tentativi di rimetterlo in moto, ma funziona per qualche ora e si torna da capo. Giorni fa sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per liberare un anziano rimasto bloccato mentre aveva ripreso a funzionare ed è rimasto di nuovo in stand by. Alla scala B hanno altri problemi. L'antenna non funziona da un anno, impossibile ricevere i canali Mediaset. E nella conta dei disagi, riferisce il consiglio comunale della Lega Samuele Piscina che ieri ha fatto un sopralluogo con il collega del Municipio 6 Piermario Sarina, c'è «l'illuminazione malfunzionante nel giardino esterno. La soluzione? Per ora hanno rimosso il palo della luce e lo hanno appoggiato al muro di cinta», si spera non venga dimenticato lì.

Ovviamente l'ascensore guasto è problema più grave e più urgente, perchè come spiega la signora Emanuela, «tanti inquilini sono anziani, non possono nemmeno uscire a fare la spesa». Il leghista Sarina depositerà nel Municipio 6 «un'interrogazione rivolta all'assessore comunale alla Casa Pierfrancesco Maran e alla direzione Mm per capire almeno per quale motivo l'impianto ascensore è ancora in queste condizioni, è un tira e molla, le persone fragili non riescono ad uscire di casa». Piscina fa presente che «ancora una volta, come sottolineo da tempo, siamo di fronte alla retorica sulla presunta efficienza di Mm rispetto ad Aler nella gestione dei caseggiati popolari, smentita dalla realtà. Molti inquilini mi hanno detto che rimpiangono la vecchia gestione, almeno le manutenzioni erano puntuali, ora faticano anche e parlare con un operatore chiamando il numero verde».

Chiede al Comune di «rimboccarsi le maniche perchè c'è tanto da fare negli stabili popolari».

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