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In Bassa Sassonia l'Spd perde punti, ma rimane primo partito

L'importante test politico regionale fa tirare un sospiro di sollievo al cancelliere Scholz, anche se il suo partito perde molti voti. Avanzano invece Verdi e Afd

In Bassa Sassonia l'Spd perde punti ma rimane primo partito

In Bassa Sassonia si va verso la riconferma della Spd, il partito del cancelliere Olaf Scholz, al governo. I primi exit poll di queste delicate elezioni regionali hanno infatti accreditato i socialdemocratici del 32,5% dei consensi. I dati emersi poi dallo spoglio delle schede hanno confermato il quadro già delineato dopo la chiusura dei seggi.

Un quandro in cui risulta staccata la Cdu, il partito dei Cristiano Democratici, al momento ferma al 27,5% dei voti. Alle spalle delle due principali formazioni è un testa a testa per il terzo posto tra i Verdi, i quali avrebbero ottenuto il 14,5%, e il partito di destra Afd, con il 12%. Liberali infine fermi al 5% mentre Die Linke, la formazione più a sinistra nel panorama politico tedesco, non dovrebbe andare oltre il 3%.

Con questi risultati, a essere riconfermato alla guida del Land il socialdemocratico sarà Stephan Weil, al governo dal 2013. Secondo i media tedeschi, il suo è stato in primo luogo un successo personale. Considerato pragmatico e con una lunga gavetta politica alle spalle, Weil ha trascinato l'Spd in testa nelle preferenze e ha fatto tirare un sospiro di sollievo al cancelliere Scholz.

Il voto in Bassa Sassonia infatti ha preso le sembianze di un test politico nazionale. In una fase caratterizzata dai timori per il gas, da un'inflazione molto alta e, più in generale, da un'economia in affanno in tutto il Paese, da Berlino si temevano bocciature da parte degli elettori. Lo scenario internazionale del resto, contraddistinto dalla guerra in Ucraina, ha influenzato negativamente lo scacchiere tedesco.

Il tessuto economico del Land

La Bassa Sassonia poi, a prescindere dal contesto, è considerata uno dei Land più delicati a livello tanto economico quanto politico. Con i suoi oltre sette milioni di abitanti e con un tessuto industriale molto forte, il quale annovera ad esempio lo stabilimento della Volkswagen di Wolfsburg, la regione ha spesso avuto in passato il ruolo di vero e proprio laboratorio politico della Germania.

L'andamento del voto ha conservato la stabilità del governo nazionale, nonostante tra i partiti dell'esecutivo c'è da registrare la brutta prestazione dei Liberali. Per l'Spd comunque non ci sarebbero solo notizie positive. Se da un lato infatti i socialdemocratici sono riusciti a conservare la guida del Land, dall'altro però hanno perso diversi punti percentuali.

Nelle precedenti elezioni regionali del 2017 infatti, il partito di Scholz aveva ottenuto il 36,9%. A soffrire maggiormente il calo di consensi è la Cdu, accreditata del 33,6% nel parlamento regionale uscente. Salgono invece Verdi e Afd: entrambi non erano arrivati cinque anni fa alla doppia cifra percentuale.

Le reazioni

Il primo a parlare dopo la pubblicazione delle proiezioni, è stato il presidente uscente Stephane Weil. "Qui abbiamo combattuto e abbiamo vinto - ha dichiarato - Gli elettori hanno dato a noi, e a nessun altro, il mandato per governare". Per Weil adesso l'obiettivo è formare la nuova giunta di governo del Land, partendo dagli alleati dei Verdi. Da Berlino invece nessuna dichiarazione ufficiale, ma i media tedeschi hanno fatto trapelare una certa soddisfazione per l'andamento del voto da parte dei vertici nazionali dell'Spd. Anche perché il conteggio dei voti starebbe confermando la formazione del cancelliere quale primo partito in Bassa Sassonia, nonostante un calo dei consensi.

Delusione invece per i Liberali, alleati di Scholz al governo nazionale, scesi al 5%.

"Per i liberali è un contraccolpo - ha dichiarato il ministro delle finanze e leader del partito, Christian Lindner - Molti nostri sostenitori si sentono estranei in questa coalizione. Ci troviamo in una crisi energetica e in una crisi economica. Abbiamo un nostro programma liberale, ma abbiamo la nostra responsabilità in questa coalizione".

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