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Boris Johnson critica velo islamico e viene accusato di "razzismo"

La comunità musulmana britannica ha esortato il Partito conservatore ad aprire una indagine interna sulla “islamofobia montante” tra le file dei tory

Boris Johnson critica velo islamico e viene accusato di "razzismo"

Boris Johnson, ex ministro degli Esteri di Sua Maestà, è stato duramente criticato dal’opposizione laburista e dalla comunità musulmana britannica per le sue “dichiarazioni islamofobe”. Johnson aveva recentemente preso posizione contro il velo islamico, evidenziando la “bizzarria” di tale usanza.

In un editoriale pubblicato sul Daily Telegraph, l’esponente conservatore alfiere del movimento pro-Brexit ha ribadito l’incompatibilità con i valori occidentali di diverse tradizioni extraeuropee: “La società inglese non può tollerare che, al suo interno, fioriscano usanze inconciliabili con i principi fondamentali della cultura occidentale. Una delle tradizioni più bizzarre importate nel Regno Unito negli ultimi anni è quella del velo islamico. Le donne musulmane che indossano l’hijab o il niqāb somigliano a delle cassette postali o, peggio, a dei rapinatori di banche. I nostri valori non possono coesistere accanto a usanze lontane anni luce dal retroterra culturale occidentale. Una società ridicola è quella che non si fa rispettare e che si lascia divorare dalle aggressive comunità etniche extraeuropee.” Johnson concludeva l’editoriale esaltando la cultura greco-romana, definita dall’ex Ministro “unico vero faro delle civiltà progredite”.

Le parole dell’esponente conservatore hanno subito scatenato un’ondata di polemiche nel Regno Unito. Le dichiarazioni del leader dei “Brexiteers” sono state condannate principalmente dai parlamentari della sinistra e dalla comunità musulmana. Naz Shah, “Ministro ombra” laburista per le Pari Opportunità, ha etichettato come “insulti razzisti” le esternazioni di Johnson. La Shah ha poi affermato: “È gravissimo che un attacco di tale portata alla religione islamica sia stato veicolato da un importante quotidiano nazionale.”

Jeremy Corbyn, leader della sinistra attualmente accusato di avere impresso al Labour una “svolta antisemita”, ha esortato la premier May a rivolgere “scuse ufficiali” ai musulmani britannici. Il Muslim Council of Britain (Mcb) ha richiesto al Partito conservatore l’apertura di una indagine interna mirante a sanzionare la condotta “islamofobica” dei membri di quest’ultimo: “Gli attacchi verbali rivolti alla nostra comunità da importanti esponenti tory stanno aumentando a un ritmo inquietante. Veniamo costantemente accusati di attentare ai valori fondanti della nazione. La premier May dovrebbe convincere i vertici del suo partito ad avviare una indagine sulla islamofobia montante tra le file dei tory. I politici britannici devono adottare un linguaggio responsabile. Non devono ripetere gli slogan dell’estrema destra.” A favore dell’apertura dell’inchiesta interna si è già espresso Sayeeda Warsi, membro della Camera dei Lord per il Partito conservatore: “I procedimenti sanzionatori nei confronti dei responsabili degli attacchi alla religione islamica devono essere rapidi e trasparenti. I tory non possono annoverare tra le proprie file soggeti razzisti e intolleranti.”

Boris Johnson non ha ancora risposto alle accuse rivoltegli dalla sinistra e dall’Mcb. Forte di un crescente consenso popolare, l’ex ministro aspira a sostituire Theresa May alla guida del Paese.

I suoi detrattori lo accusano di essere legato a doppio filo a Steve Bannon, ideologo della destra americana ed ex consigliere di Donald Trump.

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