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12 fermi nelle banlieue parigine. "Anche il complice di Coulibaly"

Tutti già noti alla polizia, hanno precedenti per traffico d'armi e stupefacenti. La polizia cerca ancora l'auto della Boumedienne

Un lettore con una copia dell'ultimo numero di Charlie Hebdo ad Amsterdam
Un lettore con una copia dell'ultimo numero di Charlie Hebdo ad Amsterdam

Sono in tutto dodici le persone fermate questa notte dalla polizia francese, entrata in azione nelle periferie parigine.

Una serie di perquisizioni a Montrouge, Chatenay-Malabry, Epinay-sur-Seine, Fleury-Mérogis e Grigny e serie di interrogatori per il possibile sostegno logistico che le persone poi fermate avrebbero dato agli attentatori di Parigi, che avrebbero aiutato con armi e veicoli.

Tutte le persone fermate avevano già precedenti penali ed erano note alla polizia per reati legati al traffico d'armi e stupefacenti. Si tratterebbe di nove uomini e tre donne, fermati in base a intercettazioni e tracce di Dna.

Tra di loro, secondo iTelè, ci sarebbe anche il principale complice di Amedy Coulibaly, l'uomo che ha ucciso una poliziotta a Montrouge e quattro persone in un negozio kosher di Parigi. Avrebbe fornito una Renault Megane al killer e tolto il rilevamento Gps da una moto Suzuki che alcuni testimoni dicono di avere visto.

Questa mattina la Gare de l'Est di Parigi è stata evacuata dopo un allarme bomba scattato per un pacco sospetto, subito controllato - secondo il sito di Le Monde - da un'unità di artificieri.

Le forze dell'ordine stanno ancora cercando anche una Mini Cooper di proprietà di Hayat Boumedienne, la compagna di Amedy Coulibaly. La donna avrebbe cercato rifugio in Siria. Un video delle telecamere di sicurezza dell'aeroporto Sabiha-Gokcen ne registrerebbe il passaggio da Istanbul a gennaio.

Ieri un blitz anti-terrorismo ha coinvolto sette Paesi europei. Due persone che avrebbero avuto legami con Amedy Coulibaly sono rimaste uccise in Belgio, dopo una sparatoria a Verviers, non lontano da Liegi.

Diversi siti internet della stampa francese sono questa mattina fuori uso. Tra questi quelli di Le Parisien, Mediapart e France Info. La società web Oxalide, che lavora con tutti i siti, ha scritto su twitter che ci sono ancora alcuni problemi e che stanno lavorando per risolverli. Non è al momento chiaro quale sia stato il problema.

C'è chi sostiene sia in corso un attacco hacker.

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