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Golfo, Usa inviano mille soldati dopo l'attacco alle petroliere

Il segretario alla Difesa Patrick Shanahan ha annunciato la decisione su richiesta di Centcom. La Cina predica calma per evitare la "rottura del vaso di Pandora"

Golfo, Usa inviano mille soldati dopo l'attacco alle petroliere

Gli Stati Uniti annunciano l'invio di mille soldati in Medio Oriente come risposta alle tensioni nel Golfo Persico e l'attacco alle petroliere nel Golfo dell'Oman. A darne notizia, il segretario alla Difesa Patrick Shanahan. Secondo il capo della Difesa Usa, il contingente avrà "scopi difensivi per fare fronte alle minacce aeree, navali e di terra in Medio Oriente", contribuendo alla sicurezza del contingente civile e militare americano che già opera nell'area.

Shanahan ha fatto sapere che la decisione del Pentagono fa seguito a una richiesta di Centcom, il Comando americano che si occupa di tutta l'area mediorientale, e a seguito di "consultazioni con la Casa Bianca". Un annuncio che a detta del segretario alla Difesa non si deve considerare come il preludio a una possibile guerra con l'Iran. Ma Shanahan ha anche detto che "continueranno a monitorare la situazione e a modificare i livelli delle forze, in funzione delle informazioni di intelligence riguardanti minacce credibili".

La situazione, a questo punto, appare incandescente. Gli Stati Uniti continuano a diffondere immagini dell'attacco alle petroliere addebitandolo all'Iran e in particolare ai Pasdaran, i guardiani della Rivoluzione islamica. Secondo la Marina Usa, quel barchino con i militari iraniani è la prova che l'attacco alle petroliere sia stato realizzato con una mina patella piazzata sullo scafo dell'imbarcazione dell'armatore giapponese. E intanto, gli alleati Usa continuano a monitorare il Golfo Persico e a rafforzare i propri contingenti. Domenica, il Times ha annunciato l'invio di un centinaio di Royal Marines in Baharain per proteggere le navi e gli interessi strategici britannici. Mentre la Cina ha già avvertito della pericolosità della decisione americana sull'invio di militari nell'area.

Il ministro degli Esteri, Wang Yi, ha parlato di rottura del "vaso di Pandora", esortando Donald Trump a non abbandonare l'accordo sul nucleare iraniano.

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