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Hillary Clinton: "Ho pensato di non uscire più di casa"

Lo sfogo della Clinton dopo la sconfitta alle presidenziali: "L'unica cosa che volevo fare era rannicchiarmi con un libro"

Hillary Clinton: "Ho pensato di non uscire più di casa"

"Lo ammetto, venire qui non è stata la cosa più facile per me, ci sono stati dei momenti nella scorsa settimana in cui l'unica cosa che volevo fare era rannicchiarmi con un libro e con i nostri cani e non uscire più di casa". Hillary Clinton, visibilmente provata, ha ammesso così la delusione cocente e la sofferenza provocategli dalla sconfitta elettorale della scorsa settimana, lo ha fatto nella sua prima uscita pubblica dal discorso con cui ha riconosciuto la vittoria di Donald Trump il 9 novembre scorso. Clinton ha voluto comunque spronare se stessa e i suoi sostenitori a continuare l'impegno politico: "So che non è facile, so che nell'ultima settimana molti si sono chiesti se l'America sia il Paese che noi pensavamo che fosse, ma per favore ascoltatemi: per l'America, per i nostri figli vale la pena credere nel nostro Paese, combattere per i nostri valori e mai, mai rinunciarvi". "Per favore non perdetevi d'animo, non rinunciate ai valori che abbiamo in comune - ha detto ancora l'ex segretario di Stato intervenendo ad una cerimonia per il Children's Defense Fund al Newseum auditorium - vi chiedo di rimanere impegnati, impegnati ad ogni livello, abbiamo bisogno di voi, della vostra energia, della vostra ambizione, del vostro talento, è così che potremo superare tutto questo".

La presidente della Children's Defense Fund, Marian Wright Edelman, ha presentato Clinton come la "presidente del popolo", in riferimento al fatto che la democratica, pur avendo perso in modo il voto del collegio elettorale, ha avuto oltre un milione di voti in più nel voto popolare.

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