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"Io do lavoro a un milione di italiani...". Nuovo affondo di Juncker contro Salvini

Salvini: "I nemici dell'Europa sono i Moscovici e i Juncker che hanno portato precarietà". E il presidente della Commissione Ue ribatte: "Grazie alle mie politiche un milione di italiani hanno trovato lavoro"

"Io do lavoro a un milione di italiani...". Nuovo affondo di Juncker contro Salvini

Jean-Claude Juncker dice di non voler lanciarsi in un nuovo "scambio di accuse" con Matteo Salvini, ma poi ci ricasca e attacca pesantemente. "Durante il suo mandato come presidente della Commissione europea - ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario, Margaritis Schinas - sono stati creati 12 milioni di posti di lavoro, di cui quasi un milione in Italia". La risposta (piccata) arriva dopo che il vice premier leghista, in conferenza stampa con Marine Le Pen, lo aveva accusato apertamente di aver destabilizzato il mercato del lavoro in Italia: "I nemici dell'Europa sono coloro che si trovano asserragliati nel bunker di Bruxelles. I nemici dell'Europa sono i Moscovici e i Juncker che hanno portato precarietà e si rifiutano di restituire la poltrona".

Non passa ormai giorno senza che Juncker e Salvini non si punzecchino a distanza. È un braccio di ferro continuo: da una parte il vice premier del Carroccio che lotta per ridare sovranità all'Italia, pestando duro contro i vertici dell'Unione europea, dall'altra con il presidente della Commissione Ue che difende l'operato di Bruxelles, invitando gli elettori a non dar retta alle ricette dei partiti "populisti". Ieri a dar man forte al leader lumbard ci ha pensato la Le Pen che, al termine di un faccia a faccia a Roma, ha tuonato contro il modello economico della Ue definendolo "perverso". "Anche se lo stanno abbandonando tutti, in Europa ci sono persone, come Juncker e Moscovici, che insistono su questo modello - ha aggiunto la presidente del Rassemblement National - noi, invece, non vogliamo pagare il conto della mondializzazione selvaggia".

Oggi Juncker ha incontrato il presidente della Camera Roberto Fico. "È stato un momento per abbassare la temperatura", ha poi commentato il portavoce Schinas spiegando che i due hanno concordato sul fatto che "l'Italia è e continuerà a essere al cuore del progetto europeo". Poi, però, uscito da quell'incontro, Juncker ha fatto pubblicare un altro comunicato che ha riportato la temperatura a livelli altissimi. "Con la Commissione Juncker dal 2015 al 2018 l'ammontare di flessibilità di cui ha beneficiato l'Italia è stato pari al 1,8% di Pil, circa 30 miliardi", ha spiegato il portavoce Schinas replicando alle accuse di Salvini di aver creato precarietà in Italia. "Con il piano Juncker - ha poi continuato - sono stati stanziati 8,5 miliardi per l'Italia che dovrebbero generare 48,7 miliardi di investimenti aggiuntivi". Investimenti che, anche secondo Giorgia Meloni, non sono riusciti a portare il benessere in Italia.

"Caro Jean Claude, sovranisti e populisti vinceranno in Europa grazie a te, alle tue cieche politiche, alle tue tesi surreali e spesso biascicate - è il commento della leader di Fratelli d'Italia - noi tutti, sovranisti intelligenti o no, populisti limitati o espansi, per questo, non possiamo che dirti grazie".

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