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Ora le "sorelle religiose" scrivono a Trump: "Basta retorica divisiva"

Le "sorelle religiose" degli States hanno inoltrato una lettera a Donald Trump. Le donne cattoliche americane imitano le suore italiane

Ora le "sorelle religiose" scrivono a Trump: "Basta retorica divisiva"

Una lettera contro la "retorica divisiva" alimentata dal presidente Trump: è l'ultima iniziativa delle "sorelle religiose" degli Stati Uniti d'America. Il conteggio supera le seicento sottoscrizioni. Sembrano le claustrali italiane di qualche settimana fa. È un paragone possibile in parte. Che cos'è, infatti, la Leadership Conference of Women Religious, ossia l'organizzazione che ha dato vita alla mossa? Sul sito ufficiale, dov'è rintracciabile anche la missiva, si legge di un'"associazione dei capi (vertici femminili, ndr) delle congregazioni di religiose cattoliche". Solo che poi viene aggiunto un dettaglio: le donne che ne fanno parte sono 1350. Le sottoscrizioni, in proporzione, non sono poi così tante. Pure se il risultato raggiunto viene rivendicato in bellavista.

"Ti preghiamo - scrivono queste "sorelle" rivolgendosi a Trump - di non usare mai un linguaggio irrispettoso, che disumanizzi o demonizzi gli altri. Ci aspettiamo che il nostro presidente e tutti coloro che servono questa nazione come leader siano sempre consapevoli del bene comune e della dignità di ogni singola persona". Viene citato anche papa Francesco. Quasi come se fosse il riferimento cui Trump, al contrario di oggi, dovrebbe ispirarsi. Il fatto, rimarcano, è che gli States sono una "nazione pluralistica", dove esistono una serie di "credenze, esperienze ed interessi". "Una società politica resiste quando cerca, come vocazione, di soddisfare i bisogni comuni stimolando la crescita di tutti i suoi membri, specialmente quelli in situazioni di maggiore vulnerabilità o rischio. . . ", ha scandito Jorge Mario Bergoglio nel 2015, nella sua visita apostolica negli Stati Uniti. Queste "sorelle religiose" se lo ricordano bene. E citano le parole del pontefice argentino.

Le elezioni americane si svolgeranno nel novembre del 2020. I vescovi continuano ad attaccare The Donald per le sue politiche restrittive.

Adesso sono spuntante anche le "sorelle religiose", che chiedono all'inquilino della Casa Bianca di abbassare i toni.

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