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Parigi, l'assalitore del commissariato era in un centro profughi tedesco

Il giovane tunisino aveva preso di mira un commissariato, prima di essere abbattuto dagli agenti. Aveva chiesto asilo in Germania

Parigi, l'assalitore del commissariato era in un centro profughi tedesco

Veniva da Reclinghausen, un campo profughi tedesco nella Renania Settentrionale-Vestfalia l'uomo che giovedì ha cercato di aggredire un poliziotto davanti a un commissariato nel XVIII arrondissement di Parigi, un quartiere multietnico nella parte settentrionale della capitale francese.

Un'informazione che arriva dalla Germania e che al momento non è confermata dal ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, che tuttavia precisa in un'intervista a Europe 1 che, semplicemente, "non è sicuro" che la notizia sia esatta. È invece certo che "avrebbe soggiornato in diversi Paesi dell'Unione Europea, il Lussemburgo, la Svizzera, la Germania".

L'uomo, identificato come Tarek Belgacem, 20enne tunisino, era armato di una mannaia e aveva con sé anche una finta cintura esplosiva. Era già stato arrestato nel 2013 per furto, gli era poi stato notificato un provvedimento d'espulsione in Costa Azzurra. È stato abbattuto a colpi di arma da fuoco dagli uomini del commissariato, che aveva cercato di colpire nel primo anniversario dei fatti di Charlie Hebdo.

Addosso all'uomo sarebbe stato trovato anche un testo di rivendicazione, in cui giurava di "vendicare i morti in Siria", giurando fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi, il sedicente Califfo leader del gruppo Stato islamico.

Le indagini sono in corso e la polizia francese per ora non si sbottona, impegnata a capire quali fossero le reali intenzioni dell'uomo.

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