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Altra accusa per il Principe Andrea: "Mi ha violentata tre volte"

La sua accusatrice, Virginia Roberts Giuffre, si racconta al programma Panorama della Bbc e torna ad accusare il Principe Andrea: "Periodo orribile, mi vergognavo, mi sentivo sporca"

Altra accusa per il Principe Andrea: "Mi ha violentata tre volte"

Nuovi guai per il Principe Andrea, duca di York. Virginia Roberts Giuffre, la sua accusatrice, colei che sostiene di essere stata costretta dal magnate pedofilo Jeffrey Epstein ad avere rapporti intimi con il duca all’età di 17 anni, ha rilasciato una nuova intervista alla trasmissione Panorama della Bbc, tradotta e pubblicata da Il Fatto Quotidiano, nella quale Virginia Giuffre conferma di aver avuto più volte rapporti sessuali con il figlio prediletto della regina Elisabetta. "Sono stata abusata da quando avevo appena 7 anni" racconta. "L'infanzia mi è stata rubata in fretta. Ero piccola, ma già distrutta dentro, così sono scappata di casa. Nel 2000 avevo 16 anni e lavoravo come inserviente nel resort di Donald Trump a Mar-a-Lago. Ghislaine Maxwell (compagna di Epstein) mi vede e mi offre un impiego da massaggiatrice".

Il colloquio che Virginia Robert Giufrre deve tenere è a Palm Beach, presso la villa di Epstein. Ad un certo punto, "Ghislaine si spoglia e mi ordina di fare lo stesso. Cominciano a toccarmi, a chiedermi di fare cose su di lui, e io le faccio. Mi sentivo annullata, pensavo che la vita non potesse offrirmi altro che quello". La donna viene violentata, a suo dire, ripetutamente: "Prima mi violentava solo lui, poi iniziò a farmi girare tra i suoi ospiti. Passavo da uno all' altro come un vassoio, un vassoio di frutta. Il più delle volte volevano essere davvero massaggiati, poi sfogavano le loro voglie sessuali". Nel marzo 2001 la donna viene portata a Londra con il jet privato di Jeffrey Epstein. "Il principe Andrew venne a farci visita a casa di Ghislane" ricorda Virginia Roberts Giufrre. "Prendemmo il tè, Andrew parlava di Fergie, la sua ex moglie. Io stavo seduta in silenzio come mi era stato detto".

Poi, una sera, la combriccola si diresse al Tramp, un night club di Londra. Il Principe Andrea chiese alla donna di ballare con lui. "Ballava nel modo più orribile che avessi mai visto - racconta alla Bbc -. Mi sudava addosso, sembrava piovesse. Ma sapevo che dovevo farlo contento, perché era quello che Jeffrey e Ghislaine si aspettavano da me". Dopo il night club, tutti a casa di Epstein, Duca di York compreso. "Quando fummo a casa chiesi a Epstein di farmi una foto con Andrew da far vedere alla mia famiglia - spiega Virginia Roberts Giuffre -Poi obbedii alle istruzioni. C'era una vasca da bagno, è cominciato lì. Poi siamo andati in camera da letto. Non è durato molto. Quando ha finito si è alzato e mi ha detto grazie. È uscito dalla stanza e io sono rimasta sul letto schifata, mi vergognavo, mi sentivo sporca. Il giorno dopo Ghislaine mi disse che avevo fatto un ottimo lavoro". La donna sottolinea che quel periodo fu "orribile, spaventoso" e che complessivamente fu costretta a fare sesso tre volte con il principe Andrea. Una volta a casa della moglie di Epstein Ghislaine a Londra, un' altra in quella di Jeffrey a New York e la terza, un'orgia con altre ragazze, sull'isola privata di Jeffrey Epstein ai Caraibi, St. James.

Si riapre così il dibattito sulla foto che la ritrae con il principe. Come riporta il Mirror, nello scatto Andrea ha un braccio intorno alla vita di Virginia e dietro di loro appare anche Ghislaine Maxwell. I fedelissimi del principe affermano si tratti di una foto ritoccata e che le dita di Andrea non sarebbero le sue. Ma Virginia nega: "È una foto autentica. L’ho consegnata all’Fbi. C’è la data dietro che mostra quando è stata stampata”, ha affermato alla BBC la donna, che ha aggiunto: “Le persone del suo entourage sono venute fuori con delle scuse ridicole. Che il suo braccio è stato allungato, che la foto è stata falsificata o che Andrea andò a New York per rompere l’amicizia con Jeffrey Epstein. È ridicolo".

Il 10 agosto scorso, Jeffrey Epstein è morto in un apparente caso di suicidio, dopo aver passato un mese in carcere in seguito alle accuse di abusi sessuali e traffico di minori.

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