Mafia Capitale, tensioni in Campidoglio
9 Giugno 2015 - 20:21Manifestanti davanti al palazzo senatorio contestano Marino, chiedendone le dimissioni. Oggi la riunione sui consiglieri decaduti dopo gli arresti legati all'inchiesta
Si vivono momenti di tensione in Campidoglio, dove Movimento 5 Stelle e Casapound sono scesi in piazza per contestare l'amministrazione comunale, chiedendo a gran voce le dimissioni del sindaco Ignazio Marino.
I militanti hanno cercato di sfondare le transenne messe a protezione del palazzo Senatorio, blindato, mentre all'interno all'interno il sindaco e il suo staff erano riuniti per discutere le surroghe dei consiglieri arrestati, nella seconda ondata di fermi legati all'inchiesta Mafia Capitale.
Cinque i nuovi arresti di questa mattina. Nel mirino degli investigatori anche il restauro dell'aula Giulio Cesare a palazzo Senatorio, dove il consiglio comunale si riunisce. Tra gli indagati c'è un alto dirigente della Sovrintendeza dei beni culturali di Roma.
Fuori dal palazzo anche giornalisti, consiglieri e dipendenti comunali, con la motivazione ufficiale che "l'aula è piena". Solo alcuni cronisti e parlamentari sono poi stati fatti salire. In piazza c'erano Roberta Lombardi e Alessandro di Battista.
Le proteste sono continuate nell'assemblea capitolina, quando alcuni militanti del Movimento 5 Stelle sono entrati dalle porte del Campidoglio, continuano la loro manifestazione nell'aula Giulio Cesare.
"Il Comune di Roma va resettato e i legami con la mafia recisi, il Campidoglio deve essere disinfestato", ha scritto Beppe Grillo sul suo blog, chiedendo che sia riportatà "l'onestà nella Capitale".