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Stragi Usa, il killer di Dayton era un estremista di sinistra

L'account twitter che sembra appartenere a Connor Betts ritwittava post di estrema sinistra, contro la polizia, e a sostegno dei manifestanti antifa. La polizia esclude il "movente razzista"

Stragi Usa, il killer di Dayton era un estremista di sinistra

La notizia era circolata già ieri sulle testate conservatici americane e ora ne parla anche la Cnn: Connor Betts, il killer della strage di Dayton, Ohio, nella quale sono morte dieci persone tra i quali lo stesso Betts e la sorella 22enne Megan, era un'estremista di sinistra e probabilmente un simpatizzante del movimento Antifa. Secondo quanto riportato proprio dalla Cnn, infatti, l'account twitter che sembra appartenere proprio al killer di Dayton ritwittava post di estrema sinistra, contro la polizia, e a sostegno dei manifestanti antifa, nonché a supporto dei candidati democratici Bernie Sanders ed Elizabeth Warren. Crolla dunque la narrazione della stampa progressista secondo cui le stragi siano in qualche modo responsabilità del Presidente Donald Trump e della sua amministrazione, una strumentalizzazione che ha mobilitato non solo i candidati dem alle primarie ma anche le star del mondo dello spettacolo. Che diranno, ora i dem, delle preferenze politiche di Betts?

Su Twitter, Connor Betts si definiva un fan degli anime giapponesi, della musica heavy metal e "leftist", di sinistra. La polizia, nel frattempo, sta ancora cercando di determinare cosa abbia motivato Betts a uccidere nove persone domenica mattina in un famoso quartiere della vita notturna nel centro di Dayton, in Ohio. Betts è stato ucciso dagli agenti di polizia 30 secondi dopo aver aperto il fuoco. "Niente, per il momento, indica un movente razzista nella strage di Dayton, dove sono morte persone". Lo ha detto il capo della polizia della città dell'Ohio, Richard Biehl, sottolineando che la potenza di fuoco a disposizione di Connor Betts è "problematica" ed è stata acquisita in un contesto "non regolamentato". "L'arma - ha aggiunto - era stata modificata per farne un fucile, e sono stati sparati in tutti 41 colpi".

Ciò che emerge dalle prime ricostruzioni è una personalità assai complessa e problematica del killer. Alcuni sostengono che sia stato bullizzato in passato, altri invece che fosse lui il bullo. Come riporta l'Agi, la famiglia Betts è la storia simbolo delle conseguenze devastanti di una violenza virale che, nel caso di Dayton, resta avvolta nel mistero. Stephen e Moira Betts sono, al tempo stesso, genitori di una delle nove vittime e del carnefice, anche lui rimasto ucciso: Megan, 22, anni, e Connor, 24. Identici, sorridenti, e uniti da una tragedia, consumata nella notte tra sabato e domenica nel quartiere dei locali notturni di Dayton, Ohio, ma che parte da lontano e arriva a Bellbrook, Paese a una ventina di chilometri dal luogo della strage dove i Betts vivono da sempre.

Un'ex compagna di liceo del killer ha rivelato un precedente inquietante: Connor era stato bullizzato quando aveva quindici anni e aveva meditato la vendetta. "Aveva compilato tra il 2010 e il 2011 un elenco con i nomi dei compagni da uccidere, voleva fare una strage a scuola", ha raccontato la ragazza ai giornalisti, accorsi a Bellbrook. I dirigenti scolastici, ha aggiunto, una volta scoperto il piano lo avevano espulso. Ma poi avevano deciso di perdonarlo. Quell'episodio era rimasto isolato. Il ragazzo aveva finito il liceo, aveva lavorato come cameriere in un ristorante messicano e poi, per tre anni, in una stazione di benzina. Nel frattempo si era iscritto a un corso di psicologia all'università. "Ero il ragazzo su cui potevi contare per ogni cosa", scriveva di sè su Linkedin, "tinteggiare i muri, cambiare le lampadine, occuparmi di tutto durante i weekend, dal venerdì pomeriggio alla domenica notte. Poi, purtroppo, ho ripreso la scuola e ho dovuto rinunciare alla maratona".

L'Associated Press ha riferito che Betts fu sospeso dalla Bellbrook High School proprio per aver compilato una lista di coloro che voleva uccidere e un'altra delle ragazze che voleva violentare. Secondo Buzzfeed, il killer era il cantante di una band metal chiamata Menstrual Munchies. Il genere è quello del "pornogrind", spesso contraddistinto da testi con riferimenti espliciti alla violenza sessuale. I titoli delle canzoni della band sono a loro volta estremi.

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