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A Teheran gli studenti non calpestano le bandiere di Usa e Israele

In un video circolato sui social media, la cui vericidità è però da confermare, gli studenti dell'Università Shahid Beheshti evitano di calpestare le bandiere di Israele e Stati Uniti: un gesto di sfida agli Ayatollah

A Teheran gli studenti non calpestano le bandiere di Usa e Israele

Gli studenti dell'università di Teheran sfidano gli Ayatollah. In un video girato presso il campus dell'Università Shahid Beheshti della capitale della Repubblica Islamica, diverse decine di studenti hanno apertamente evitato di camminare sulle bandiere disegnate per terra delle due nazioni nemiche e rivali dell'Iran, Israele e Stati Uniti d'America, in un gesto simbolico di aperta sfida verso il governo degli Ayatollah. Nel video diffuso su Twitter si vede come molti studenti camminino attorno, e non calpestando le due bandiere dei nemici giurati della Repubblica Islamica. I manifestanti intonano slogan anti-governativi, tra cui: "Stanno mentendo sul fatto che il nostro nemico è l'America, il nostro nemico è proprio qui". Il filmato, sottolinea l'Agi, la cui veridicità non è confermata finora ufficialmente, è stato twittato e ritwittato da attivisti iraniani ma anche da analisti.

In generale, è stata una giornata di alta tensione nella Repubblica Islamica dopo l'abbattimento dell'aereo ucraino, dove migliaia di giovani hanno sfilato per le strade del Paese, soprattutto a Teheran. Altre manifestazioni si sono tenute all'Università di Damghan, nel nord dell'Iran e all'Università di Isfahan, nel centro del Paese, con slogan contro il leader supremo iraniano, Ali Khamenei: "Le Guardie della rivoluzione uccidono e la Guida suprema li appoggia". Manifestazioni si segnalano anche in altre città iraniane, come Mashhad, Rasht, Kashan, Sanandaj e Amol. Nel corso della giornata la protesta ha invaso il cuore della capitale al grido di "Morte al dittatore" e "non vogliamo il regime dei Guardiani della Rivoluzione". La tensione con la polizia in assetto antisommossa è altissima. Le forze di sicurezza, secondo quanto emerge da alcuni filmati, hanno chiuso la metro Azadi bloccando dentro diversi manifestanti. Secondo altri filmati, sarebbero stato sparati gas lacrimogeni.

"Non uccidete i vostri manifestanti" ha twittato Donald Trump (anche in Farsi), schierandosi a fianco degli studenti iraniani in un messaggio indirizzato 'ai leader dell'Iran'. "Migliaia di persone sono già state uccise o incarcerate da voi e il mondo sta guardando. Ancora più importante, gli Stati Uniti stanno guardando. Ripristinate le connessioni Internet e lasciate che i giornalisti navighino gratis! Smettete di uccidere il vostro grande popolo iraniano!", scrive il presidente degli Stati Uniti. Le proteste di questi giorni, maturate dopo che Teheran ha ammesso di aver abbattuto per sbaglio un aereo di linea ucraino uccidendo 176 persone, sono anche un probabile sintomo dell'insoddisfazione di una parte della popolazione per via del peggioramento delle condizioni economiche di vita a causa delle sanzioni economiche e della strategia di "massima pressione" introdotta dall'amministrazione americana nei confronti della Repubblica Islamica. "Gli iraniani - scrive Asia Times - affrontano condizioni disperate, se non la fame effettiva, a causa dell'effetto delle sanzioni economiche.

Aggiungete a ciò gli effetti a lungo termine della cattiva gestione delle scarse risorse idriche del Paese".

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