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Trump ora cambia idea anche sulla Nord Corea

Prima il dietro-front sulle interferenze russe dopo il vertice di Helsinki. E ora Trump rallenta anche sulla Corea del Nord

Trump ora cambia idea anche sulla Nord Corea

Donald Trump continua a cambiare idea. Prima il dietro-front sulle interferenze russe con il quale il presidente americano ha riconfermato il suo sostegno - tolto durante la conferenza di Helsinki - all'intelligence Usa. Ora tocca invece alla Corea del Nord. In un tweet, infatti, il capo della Casa Bianca ha dichiarato di "non aver fretta" per quanto riguarda il processo di pace con Pyongyang. Le sanzioni sulla penisola, quindi, rimangono.

Non è un vero e proprio cambio di rotta, ma per il tycoon il dossier non sembra più essere tra le priorità dei prossimi mesi (a differenza di quanto affermato inizialmente). "Non abbiamo limiti di tempo, non abbiamo limiti di velocità", ha aggiunto. "Stiamo seguendo il processo ma le relazioni sono molto buone" ha poi concluso Trump che invece al termine del vertice con Kim Jong-un aveva detto che il processo sarebbe andato "avanti abbastanza velocemente".

In queste ore, poi, sono state diverse le critiche da parte dei media americani che accusano Trump "di confusione mentale". E anche su questo argomento non poteva mancare il tweet pungente del presidente. "Alcune persone odiano il fatto che io vado d'accordo con Vladimir Putin, preferirebbero andare in guerra, si chiama Trump Derangement Syndrome!", ha scrittoTrump, cercando di sdrammattizzare.

Il termine era stato usato nei giorni dal senatore repubblicano Paul Rand, in passato un grande critico del presidente, che invece nei giorni scorsi è intervenuto per stigmatizzare chi criticava la sua performance nella conferenza stampa con Putin.

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