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Trump-Russia, i Grandi Elettori vogliono un summit con l'intelligence

La lettera di nove democratici e un repubblicano per conoscere la verità sull'inchiesta relativa alle presunte interefenze russe sul voto. E intanto il riconteggio dei voti in Winsconsin premia Trump

Trump-Russia, i Grandi Elettori vogliono un summit con l'intelligence

La battaglia post-elettorale di Hillary Clinton negli Usa fa segnare la prima clamorosa sconfitta. Il riconteggio dei voti nello Stato del Winsconsin, chiesto dalla candidata verde Jill Stein, è uno sberleffo alle accuse dem: Donald Trump ha riportato 131 voti in più (e non 162 come inizialmente diffuso dai media, ma cambia davvero poco) di quelli dichiarati dopo il primo spoglio.

Ma persa una battaglia, la guerra continua. Lo scontro ora si sposta sui Grandi Elettori che avrebbero intenzione di chiedere rassicurazioni e delucidazioni e all’intelligence americana in merito alle accuse d’inquinamento del voto lanciate dalla Cia pochi giorni fa.

Trump, intanto, si gode l’ennesima vittoria dopo aver bollato come “truffaldino” il tentativo di delegittimarlo con l’escamotage del riconteggio dei voti. Ma i dem non hanno nessuna intenzione di arrendersi né di riconoscere la vittoria del tycoon. La strategia, come ormai è palese, è quella di negare ogni validità e legittimazione politica all’elezione di Trump, di adombrare sospetti e minare alla base la credibilità della sua affermazione. Niente legittimazione, Paese spaccato, quattro anni d’inferno. Per questo dal quartier generale degli sconfitti è partita la nuova campagna e dovranno essere i Grandi Elettori a portarla avanti.

Come riporta Politico, dieci dei Grandi Elettori (nove democratici e un repubblicano, a cui se ne sono poi aggiunti altri diciannove) hanno scritto una lettera indirizzata a James Clapper, capo dell’intelligence nazionale Usa. “Chiediamo ufficialmente di conoscere se ci siano indagini che coinvolgano Donald Trump, la sua campagna elettorale e che la colleghino a un’interferenza da parte del governo russo. Se c’è vogliamo conoscere il suo scopo, quale sia l’importanza dei risultati raggiunti e chi sia coinvolto in quest’inchiesta. Per questo chiediamo un incontro ufficiale in cui ci vengano messe a disposizione le informazioni finora raccolte in modo da lasciarci valutare se Trump sia compatibile al ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America”.

John Podesta, braccio destro della Clinton, ha subito abbracciato l'iniziativa e ha commentato così la richiesta: “La lettera firmata dai Grandi Elettori di entrambi gli schieramenti solleva un problema davvero serio per il nostro sistema di sicurezza interno.

I Grandi Elettori hanno la solenne responsabilità di rispettare la nostra Costituione e da parte nostra otterranno tutto il sostegno possibile”.

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