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Golpe militare in Turchia: verso la guerra civile

Spari ad Ankara. Jet militari ed elicotteri sorvolano la capitale. Dichiarati coprifuoco e legge marziale

Golpe militare in Turchia: verso la guerra civile

È caos in Turchia. In seratai militari hanno occupato diversi punti chiave del Paese e, tramite un comunicato letto alla radiotelevisione di Stato Trt dopo averne preso il controllo, hanno annunciato di avere preso il potere, sostenendo di volere proteggere l'ordine democratico e di volere fare rispettare i diritti umani. Il premier turco, Binali Yildirim, ha subito denunciato un tentativo di colpo di Stato militare, escludendo però le sue possibilità di riuscita e assicurando che "il governo eletto resterà al potere". Poco dopo le notizie del tentato golpe nel Paese è stato limitato l'accesso ai social media Facebook, Twitter e YouTube.

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan intanto, che fonti presidenziali si sono subito affrettate ad assicurare che era al sicuro, è intervenuto parlando in collegamento con l'emittente CnnTurk attraverso uno smartphone. E ha lanciato un appello: "Chiedo alla nostra gente, a tutto il mondo, di riempire le piazze del Paese per dare la risposta necessaria" ai militari che stanno tentando un golpe, ha detto. Praticamente ha chiesto di fare il contrario rispetto a quanto intimato dai soldati, che hanno dichiarato in Turchia legge marziale e coprifuoco, dicendo a tutti di restare a casa.

Intorno a mezzanotte Ankara e Istanbul gruppi di persone sono scese in strada per protestare contro i militari, che sono presenti con i carri armati, e si hanno notizie di tre persone ferite mentre provavano ad attraversare lo stretto del Bosforo. Esplosioni sono state udite inoltre nella zona della tv di Stato e di fronte alla sede di Trt ad Ankara, e intorno a mezzanotte aerei ed elicotteri militari hanno nuovamente attaccato la sede dello stato maggiore dell'esercito.


Quanto a Erdogan le sue sorti sono incerte. Secondo il giornale tedesco Focus, che cita a sua volta Nbc News, sarebbe partito dalla Turchia diretto in Germania con l'intenzione di chiedervi asilo. Ma poco fa il vicepremier, Veysi Kaynak, contraddicendo così le voci secondo cui a seguito del tentato colpo di stato Erdogan sarebbe partito per l'estero, ha detto che il presidente sta volando verso Istanbul. "Il nostro presidente non si arrende, ora si muove verso l'aeroporto Ataturk", ha detto. Il servizio flightradar24.com non mostra alcun segnale di voli nei dintorni dell'aeroporto Ataturk, che era stato reso inaccessibile dall'arrivo dei militari con i carri armati che lo avevano bloccato, ma che se ne sarebbero poi andati. Funziona invece l'aeroporto minore di Sabiha Gökçen sul lato asiatico della città.


Tutto è cominciato intorno alle 22.30, quando l'emittente Ntv ha diffuso la notizia della chiusura dei due ponti sul Bosforo a Istanbul, senza fornire motivazioni, e la CnnTurk ha mostrato i blocchi allestiti con camion militari e soldati armati sui ponti che collegano la parte asiatica con la parte europea della città. Poco dopo sono stati uditi colpi d'arma da fuoco ad Ankara, mentre la città veniva sorvolata da jet ed elicotteri militari. A Istanbul i carri armati hanno bloccato l'accesso all'aeroporto Ataturk, per poi ritirarsi dopo qualche ora; sono infatti stati sospesi tutti i voli in partenza dallo scalo. Sempre a Istanbul spari sono stati uditi vicino al quartier generale della polizia, dove i militari avrebbero fatto irruzione intimando agli agenti di consegnare loro le armi. Mentre ad Ankara ostaggi sarebbero stati presi nella sede dello stato maggiore, e fra loro ci sarebbe il capo di stato maggiore Hulusi Akar. Oscurata inoltre l'emittente pubblica Trt. Alle due del mattino, quando sarebbero già stati arrestati 440 soldati golpisti, fonti dell'intelligence turca (Mit) annunciano che il tentativo di golpe dei militari in Turchia è stato sventato. L'ufficiale Muharrem Kose, secondo quanto riporta l'agenzia turca Anadolu, sarebbe stato identificato come il regista del tentativo di colpo di Stato in atto in queste ore in Turchia. Anche il ministro degli Interni turco Efkan Ala dichiara poco dopo che il colpo di stato è stato "sventato e i golpisti sono stati arrestati".

Una conferma arriva dalla tv di Stato, che riprende le trasmissioni dopo 4 ore di stop.

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