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Usa, Corte Suprema: "Sì a restrizioni al diritto d'asilo dei migranti"

La Corte Suprema degli Stati Uniti conferma la legittimità delle restrizioni al diritto d'asilo per i migranti appena entrati nei confini americani. Soddisfatto Donald Trump: "Grande vittoria"

Usa, Corte Suprema: "Sì a restrizioni al diritto d'asilo dei migranti"

"Una grande vittoria". Su Twitter, il presidente americano Donald Trump festeggia la decisione con cui la Corte suprema Usa ha dichiarato legittime le restrizioni, fortemente volute dalla Casa Bianca, al diritto d'asilo dei migranti provenienti dal Messico. Lo scorso luglio, Trump aveva annunciato una legge per impedire alla maggior parte degli immigrati centro-americani di presentare una richiesta di asilo al momento del loro ingresso sul suolo americano, costringendoli a farlo in uno dei Paesi attraversati durante il loro percorso. Il massimo organo giudiziario statunitense ha sospeso la decisione di un tribunale inferiore che, pochi giorni fa, aveva sospeso le restrizioni. "Grande vittoria alla Corte Suprema degli Stati Uniti per la frontiera sull'asilo", il tweet di The Donald.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla vice portavoce del presidente Usa, Hogan Gidley. "La sentenza contribuirà grandemente a costruire sui progressi ottenuti nell'affrontare la crisi alla frontiera meridionale e renderà le comunità americane più sicure". Il partito democratico, per voce di Elizabeth Warren, tra i favoriti nella corsa alle primarie dem, aveva criticato fortemente la proposta di Trump sulle restrizioni al diritto d'asilo dei migranti, attaccando la "linea dura" del presidente Usa.

Ora che ha avuto l'ok della Corte suprema, The Donald può andare dritto per la sua strada. Ma senza fare solo e soltanto di testa sua, come dimostra la chiacchierata al telefono avuta con il suo omologo messicano, Andrès Manuel Lopez Obrador, nelle ore successive alla sentenza dei giudici dei supremi giudici americani. Trump ha definito il colloquio "eccellente", anche se sulla posta in gioco, ovvero il contrasto all'immigrazione clandestina, Stati Uniti e Messico hanno idee diverse.

E Washington ha minacciato di imporre dazi ai cugini messicani se non si impegneranno nella lotta all'immigrazione irregolare.

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