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Usa, il segretario alla Sicurezza: "Il decreto di Trump non è un divieto di ingresso ai musulmani"

Il segretario alla Sicurezza nazionale degli Usa, John Kelly, difende il decreto di Trump: "Non si tratta di un divieto di viaggio per i musulmani. È una pausa temporanea che ci permette di rivedere il sistema di analisi sui rifugiati" e i visti

Usa, il segretario alla Sicurezza: "Il decreto di Trump non è un divieto di ingresso ai musulmani"

Il segretario alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, il generale in congedo John Kelly, chiarisce alcuni aspetti sulla stretta di Trump contro chi proviene da alcuni Paesi considerati a rischio: il divieto di ingresso negli Usa ai cittadini di 7 Paesi (Iran, Siria, Iraq, Libia, Sudan, Yemen e Somalia)."Non si tratta di un divieto di viaggio per i musulmani - precisa Kelly -. È una pausa temporanea che ci permette di rivedere il sistema di analisi sui rifugiati" e i visti . Intervenuto nel corso di una conferenza stampa sull'ordine esecutivo emesso dal presidente in tema di immigrazione, Kelly precisa che l'ordine firmato venerdì da Trump, che ha generato proteste non solo negli Usa ma anche in diversi Paesi del mondo, mira a proteggere "le vite degli statunitensi". Il governo statunitense intanto fa sapere che ha deciso di attuare un'eccezione rispetto al bando, ammettendo 872 rifugiati che erano già pronti ad arrivare sul territorio americano.

Kelly difende dunque il provvedimento adottato dal presidente Trump e nega che si tratti di una discriminazione religiosa tesa a colpire solo i fedeli dell’Islam ma solo chi proviene da Paesi ritenuti a rischio (anche se riguarda solo Paesi musulmani) considerati tali anche dalla precedente amministrazione: "Non è un divieto di ingresso (negli Usa) per i musulmani. È un’interruzione (degli ingressi) che ci consentirà di rivedere il sistema (di concessione) dei visti e (di accoglienza) dei profughi" ha precisato Kelly, sottolineando che l’iniziativa è stata adottata dal presidente con l’unico scopo di proteggere "la vita degli statunitensi".

Le persone con doppia cittadinanza potranno entrare negli Stati Uniti utilizzando il passaporto del Paese senza restrizioni.

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