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Venezuela, Trump non esclude l'intervento militare: "È un'opzione"

Il capo della Casa Bianca, rispondendo a una domanda di una giornalista di Cbs News, ha fatto sapere che non è esclusa la probabilità di un intervento in Venezuela

Venezuela, Trump non esclude l'intervento militare: "È un'opzione"

Potrebbe essere "un'opzione", probabilmente la più estrema. Ma non è detto che accada. Ma l'intervento delle truppe americane in Venezuela, a seguito della crisi che ha colpito il Paese dopo la scelta di Juan Guaidó di autoproclamarsi presidente ad interim, potrebbe essere una possibilità. E non è la prima volta che se ne parla. Era già accaduto due anni fa, quando Donald Trump aveva rifiutato un colloquio telefonico con Nicolás Mauduro.

A dirlo, però, in queste ore è stato direttamente il presidente americano, durante una lunga intervista con Margaret Brennan, dell'emittente Cbs News. Alla domanda della giornalista su cosa lo potrebbe spingere a utilizzare le forze armate statunitensi nel Paese di Mauduro e quale potrebbe essere l'interesse di sicurezza nazionale in un caso di questo, il capo della Casa Bianca ha risposto: "Non voglio dire questo, ma certamente è un'opzione".

Nessuna guerra civile

Intanto, in queste ore, all'Adnkronos, Angelo Palmieri, leader italiano di uno dei partiti di opposizione che sostiene Guaidó, a proposto dell'eventualità di un pericolo legato alla guerra civile, avrebbe detto: "In Venezuela non c'è il rischio, perché il problema non è politico, ma economico e sociale. La guerra civile c'è se il popolo è contro il popolo". Il segretario di "Un nuovo Tiempo" avrebbe poi aggiunto: "Il regime vuol far credere che controlla il potere militare ma, in realtà, non è così. Solo i vertici, coinvolti con loro nel narcotraffico, sono con loro".

L'appello di Guaidó alle forze armate

Nel frattempo, Guaidó ha annunciato una mobilitazione per chiedere alle Forze armate venezuelane di consentire l'ingresso di aiuti umanitari nel Paese. Sul suo profilo Twitter, il presidente dell'Assemblea nazionale ha illustrato i prossimi tre passi per "affrontare la crisi, ristabilire la democrazia e raggiungere la libertà".

E ha scritto: "Creeremo una coalizione nazionale e internazionale per gli aiuti umanitari, con tre centri di raccolta, ci mobiliteremo per chiedere al Fan (le Forze Armate nazionali) di consentire l'ingresso di aiuti e solleciteremo l'Europa per la protezione dei nostri beni".

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