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Montecarlo: le carte in procura a Roma Incomplete, chiesti i documenti fiscali

Arrivati da Monaco gli atti sulla compravendita della casa lasciata in eredità dalla nobildonna ad An, successivamente venduto dal partito ed ora occupato da Giancarlo Tulliani. Ma la documentazione è incompleta, mancano glni atti di natura fiscale. Occhi puntati sul valore dato all’appartamento di Boulevard Princesse Charlotte

Montecarlo: le carte in procura a Roma 
Incomplete, chiesti i documenti fiscali

Roma - Sono arrivati oggi alla procura di Roma, dal Principato di Monaco, gli atti relativi alla compravendita dell’immobile lasciato in eredità da una nobildonna ad An, successivamente venduto dal partito ed ora occupato da Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera Gianfranco Fini. Si tratta, tuttavia, di una documentazione incompleta. Mancano, secondo quanto si è appreso, alcuni atti di natura fiscale necessari agli inquirenti per verificare la valutazione fatta dell’immobile di Boulevard Princesse Charlotte in sede di successione.

Le indagini della procura Il valore dato all’appartamento di Boulevard Princesse Charlotte in sede di successione e poi nei diversi passaggi di proprietà. E' questo uno dei documenti che gli inquirenti della procura di Roma speravano di trovare nell’incartamento inviato dal Principato di Monaco nell’ambito dell’inchiesta sull’immobile venduto da Alleanza nazionale. I primi atti sono stati trasmessi a piazzale Clodio, ma ad un primo esame di chi indaga non sono completi. "Faremo a breve una richiesta di integrare il fascicolo", si spiega. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Piefilippo Laviani e dal procuratore capo Giovanni Ferrara, vogliono accertare se è stato congruo il valore dato all’immobile, e le tasse che vi sono state pagate "sopra". Rispetto a quanto pubblicato da alcuni quotidiani negli ultimi giorni "il documento mostrato non è un contratto d’affitto ma una nota di trascrizione al pubblico registro". Secondo quanto si è appreso gli atti sono trasmessi da Montecarlo in Procura a Roma con alcuni giorni di ritardo perché erano state inviate dall’autorità giudiziaria monegasca alla sede della Procura generale presso la Cassazione.

E' stato poi ribadito che "allo stato, non c’è alcuna intenzione" di convocare per una audizione nè il presidente della Camera, Gianfronco Fini, e nemmeno Giancarlo Tulliani. 

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