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F1 GP Arabia: Verstappen domina ancora, Leclerc sul podio, grande baby Bearman

Nel GP di Arabia Saudita spesso si sbadiglia, anche se Max Verstappen merita soltanto appalusi. Sul podio anche Perez e Leclerc, ma l'eroe di giornata è il debuttante Oliver Bearman, 18 anni, arrivato settimo

F1 GP Arabia: Verstappen domina ancora, Leclerc sul podio, grande Bearman
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Guai a chiamarla "Formula Verstappen", ma l'olandese ci tiene a dimostrare che la sua superiorità è indiscussa anche nel GP dell'Arabia Saudita. Vittoria superba e mai messa in discussione da parte dell'olandese che, scattato dalla pole position, non ha mai abbandonato la leadership della corsa se non per tre giri post Safety Car. Il campione del mondo sembra ancora affamato di vittorie, allori e conquiste. Per gli altri sono guai, anche perché la RB20 è veramente un missile.

A dimostrazione del pacchetto tecnico eccellente della Red Bull ci pensa Perez che arriva secondo senza fatica. Sul podio si vede finalmente anche Leclerc che termina una gara onesta e priva di recriminazioni, anche con la mala sorte. Nota di merito per il debuttante Oliver Bearman che conclude la prima gara della sua carriera in F1 al settimo posto, davanti anche a un campione pluridecorato come Hamilton. Per il pilota chiamato a sostituire Sainz è una grande soddisfazione, anche perché non aveva mai corso una gara così lunga. Complimenti. Bravo anche Leclerc a siglare il giro veloce all'ultimo tuffo.

Prima parte combattuta

Partenza a razzo del poleman Max Verstappen, mentre Charles Leclerc riesce a tenere a bada un arrembante Sergio Perez, che si deve inevitabilmente accontentare del terzo posto. Quarto Fernando Alonso. Nelle retrovie buono scatto di Oliver Bearman, anche se l'emozione è moltissima. Undicesimo posto confermato dopo lo spegnimento dei semafori. Dopo un solo giro arriva il primo problema: ovviamente capita all'Alpine di Pierre Gasly. La monoposto francese si conferma la grande delusione di questo inizio 2024. Oscar Piastri invece approfitta di un'ingenuità di Alonso e con la Mclaren scarta l'Aston Martin del campione asturiano. Al quarto giro la Ferrari di Leclerc viene messa nel mirino di Perez: per il messicano è un gioco da ragazzi sorpassare il rivale sul rettilineo del traguardo.

Al settimo giro arriva il primo incidente con ritiro della stagione: Lance Stroll arriva dritto e si schianta con l'Aston Martin sulle barriere. Fatale la rottura di una sospensione sul cordolo. Per il canadese tanto spavento, ma nessun guaio fisico. Inevitabile l'intervento della Safety Car per rimuovere la carcassa delle verde monoposto inglese. Parte la corsa per il primo passaggio ai box: velocissime le Red Bull, lenta la Ferrari di Leclerc. Norris sceglie invece di non effettuare la sosta e si ritrova magicamente al primo posto davanti a Verstappen.

Anche Hamilton imita l'inglese della Mclaren e sale in terza piazza. Dopo quattro tornate riparte la gara e Norris riesce a tenere dietro il famelico olandese volante. La resistenza dura altri tre intensi giri, ma alla Red Bull RB20 del numero uno è difficile resistere. Idem per Perez che passa Hamilton, agganciando la terza piazza. Leclerc invece non riesce a imitare il messicano e si mette negli scarichi del suo futuro compagno di box. Il sorpasso però non tarda ad arrivare, anche se il monegasco deve ricorrere alle maniere forti. Al diciottesimo giro dei cinquanta previsti, Perez fulima Norris e ritorna alle spalle del leader Verstappen.

Metà gara senza guizzi

A metà gara si accendono due duelli: Norris-Leclerc per la terza posizione e Hamilton-Piastri per la quinta. Per entrambi gli inseguitori il passo è migliore, ma non abbastanza per mettere il proprio musetto davanti a quello dell'avversario. La notizia che però tiene banco è la velocità di Verstappen: mezzo secondo sul primo inseguitore. Un mostro. Al 27esimo giro l'assedio di Leclerc viene premiato, grazie a un perfetto sorpasso favorito dal DRS. Il monegasco della Ferrari torna sul podio. A 15 giri dalla fine Piastri prova l'attacco su Hamiltom, ma il giovane australiano della Mclaren taglia la chicane ed è costretto a restituire la posizione al sette volte campione del mondo.

Lewis Hamilton

Riaccende l'attenzione su una corsa soporifera il pit-stop di Hamilton, che giunge al 37esimo giro: l'inglese adotta la soft per un'ultima fase di corsa all'arrembaggio. Il pilota della Mercedes rientra in pista alle spalle di Bearman, il driver chiamato a sostuire Sainz sulla Ferrari. Nella tornata seguente anche Norris compie finalmente la sua sosta obbligata: per l'alfiere della Mclaren stessa strategia del collega delle frecce d'argento. Anche il giovane britannico finisce dietro Bearman ma davanti allo stesso Hamilton. Ovviamente i due si ritrovano incollati dopo pochi istanti, con Hamilton che prova l'attacco, mentre Norris compie tre cambi di direzione che vengono visionati dalla direzione di gara.

Verstappen vince in carrozza

Davanti posizioni congelate con Verstappen, Perez e Leclerc sul podio. Seguono Piastri, Alonso e Russell che precedono Bearman. Arriviamo così fino alla bandiera a scacchi con "super Max" che fa doppietta, replicando il successo di settimana scorsa. La sensazione è che anche questo 2024 possa esssere un assolo incredibile della Red Bull e del suo portento olandese. Al secondo posto arriva lo scudiero Perez, che fa il suo dovere. Terzo Leclerc che finisce una gara senza alcun problema. Molto bravo Piastri a conquistare un ottimo quarto posto, mentre quinto è il sempre verde Alonso. Sesto Russell davanti al debuttante Bearman (che bravo!). Chiudono la top ten Norris, Hamilton e Hulkenberg.

Si chiude così il GP dell'Arabia Saudita, una tappa non memorabile.

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