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F1, gran battaglia per la pole, a Baku Leclerc batte Verstappen

Sul circuito azero succede di tutto: due bandiere rosse, battaglia sul filo dei millesimi di secondo tra Red Bull e Ferrari. Per decidere chi partirà davanti a tutti domenica ci vuole un giro clamoroso del monegasco, che si mette dietro l'olandese

F1, gran battaglia per la pole, a Baku Leclerc batte Verstappen
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La Ferrari era data in ripresa alla vigilia del Gran Premio dell’Azerbaijan ma per avere la meglio dei rivali c’è voluto un giro davvero memorabile del solito Charles Leclerc. A Baku è battaglia vera, giocata sul filo dei millesimi di secondo; Ferrari e Red Bull, almeno sul giro secco, sembrano alla pari ma per fortuna delle Rosse, il monegasco ne ha di più. Gran prestazione che vale la seconda pole consecutiva sul circuito azero. Seconda fila con Perez e Sainz, più dietro Hamilton ed Alonso. Domani si riparte da zero con lo shootout della mattina e la sprint race del pomeriggio. Vedremo se le Rosse saranno in grado di reggere anche nel passo gara.

Come sono andate le libere

Il primo weekend “sprint” della stagione si apre con un verdetto che sorprende pochi: davanti a tutti ancora Max Verstappen, che ha chiuso le libere della mattina con un ottimo 1:42.315, messo nel time attack finale con gomma rossa. A far alzare parecchi sopraccigli, invece, chi ha chiuso la sessione facendo molto meglio delle aspettative della vigilia, il ferrarista Leclerc, arrivato a soli 37 millesimi dalla monoposto del campione del mondo. Seconda fila virtuale con Perez e Carlos Sainz, arrivato però a mezzo secondo da Verstappen. Lo stato di forma delle Mercedes è ancora da vedere, visto che la scuderia anglo-tedesca ha preferito pensare al passo gara, girando con parecchia benzina nel serbatoio.

Leclerc Baku

Hamilton e Russell (11° e 17° rispettivamente) non hanno montato le rosse per conservarle per le qualifiche del pomeriggio. Stessa strategia per l’Aston Martin, con Fernando Alonso che preserva le soft e chiude ottavo. Le Alpine non provano il tempo rapido ma riescono a mettere solo 15 giri, con la vettura di Gasly che prende fuoco e costringe il team transalpino ad un superlavoro per esser pronto per le qualifiche. A completare la top 10, de Vries, Norris, Albon e Zhou. Vedremo nel pomeriggio quali saranno i valori sul giro secco.

Q1, due bandiere rosse

La sessione bloccata dopo pochi minuti per l’incidente di Nyck de Vries, che si pianta su una curva lenta dopo un problema ai freni. A tradire il pilota della scuderia di Faenza la pista, poco gommata e molto sporca: uscire dalla traiettoria ideale potrebbe essere fatale. La posizione è pericolosa, quindi la direzione di gara non ha alternative alla bandiera rossa. Lo stop è provvidenziale per Magnussen, che ha tempo per risolvere qualche problema all’elettronica. Verstappen e Leclerc riescono a mettere un buon primo tempo mentre Sainz, costretto a rientrare al box, dovrà rifarsi dopo la ripartenza. Ripulire il tracciato e mettere in sicurezza l’Alpha Tauri è più difficile del previsto, con lo stop che si prolunga per qualche minuto di troppo. Le monoposto rimangono ferme nella pit lane a lungo prima di ricevere la bandiera verde. Pista affollata, con parecchi problemi per trovare aria pulita e mettere un tempo buono nei dieci minuti rimasti. Verstappen, Leclerc ed Alonso rimangono al box, aspettando il momento giusto, scendendo con pneumatici usati.

Perez Baku

Neanche il tempo di mettere il primo tempo buono che arriva un’altra bandiera rossa: stavolta è il pilota dell’Alpine Gasly a toccare duro, rovinando la monoposto. Anche il pilota francese ha avuto problemi in frenata sulla stessa curva che è stata fatale per De Vries, probabilmente tradito anche lui dalla pista, davvero sporca. Fortunato invece Carlos Sainz che perde il controllo del retrotreno della sua SF-23 ma non tocca il muretto. Rimangono meno di sette minuti per mettere un tempo buono per entrare nella Q2. Il sole basso all’orizzonte infastidisce Leclerc ma bisognerà far buon viso a cattivo gioco. Si decide tutto in tre giri: Sainz riesce a mettere il 7° tempo al primo giro, provando poi a migliorare. Verstappen fa un gran giro nonostante i pneumatici usati ma si decide tutto sul filo di lana. Leclerc mette un giro clamoroso proprio alla fine, battendo con gomme usate il tempo che l’anno scorso gli era valso la pole position. Verstappen chiude 12 centesimi dietro il ferrarista mettendosi dietro Alonso, Perez, Russell e Hamilton: Sainz chiude al nono posto. Eliminata l’Alfa Romeo di Zhou, le due Haas e, ovviamente, Gasly e De Vries.

Q2, è battaglia vera

La seconda frazione inizia con buona parte delle monoposto con pneumatici usati, determinate a risparmiare le rosse per la Q3. Le Rosse aspettano di vedere come vanno le Red Bull, entrambe con gomme nuove, poi scendono in pista. Primo giro buono per Perez, che batte il tempo di Leclerc, seguito a soli 5 centesimi dal compagno di squadra. Molto rapida anche l’Aston Martin di Alonso, che mette più di mezzo secondo sulle due Mercedes. Sainz è costretto a rinunciare al giro buono per qualche problema con le gomme, mentre Leclerc chiude a due centesimi dal campione del mondo. Il secondo tentativo del ferrarista è decisamente migliore, permettendogli di chiudere al quinto posto, tra Alonso e Stroll.

Hamilton Baku

Il monegasco si porta al primo posto parziale, mentre il compagno di squadra ha un problema ed è costretto a giocarsi le ultime carte sul filo della sirena. Verstappen indovina un giro quasi perfetto e strappa la pole temporanea al ferrarista, chiudendo con due decimi di vantaggio. Le Mercedes non sono in gran forma e si vede: Hamilton riesce a finire decimo mentre George Russell viene eliminato per soli 4 millesimi di secondo. Eliminate anche le due Williams di Albon e Sargeant, la seconda Alfa-Romeo di Bottas e la seconda Alpine di Ocon. La battaglia del Q3 si annuncia veramente serrata, con il risultato in bilico.

Q3, la spunta Leclerc

Gli ultimi dodici minuti vedono subito in pista le due Ferrari e le due Red Bull, pronte a giocarsi la prima fila del Gran Premio dell’Azerbaijan. Leclerc e Verstappen si sfidano a colpi di settori veloci in uno scontro davvero epico che si chiude con un risultato incredibile. I due sfidanti chiudono con lo stesso tempo, 1’40.445, Perez un decimo dietro mentre Sainz chiude a quasi mezzo secondo dal compagno di squadra. Il monegasco rimane in pista per provare a limare qualche millesimo mentre dietro nessuno sembra in grado di reggere il passo di Ferrari e Red Bull. Alla fine si decide tutto nell’ultimo giro, con un’emozionante duello a distanza. L’alfiere della Rossa mette un giro memorabile, chiudendo con il record del tracciato azero, un impressionante 1’40.203.

Verstappen Baku

Quasi due decimi dietro il campione del mondo Max Verstappen, Perez chiude a quasi tre decimi mentre più dietro Carlos Sainz. Hamilton finalmente trova un giro buono e finisce quinto, mettendosi dietro Alonso, Norris, Tsunoda, Stroll e Piastri. Seconda pole consecutiva a Baku per il ferrarista, che è riuscito ad avere la meglio dell’olandese nonostante un piccolo errore nell’ultimo giro. Domani si ripartirà da zero con lo shootout mattutino che deciderà la griglia di partenza per la sprint race, gara a parte che vedrà otto punti in palio. Vedremo se le varie scuderie decideranno di giocarsi il tutto per tutto o se useranno questa occasione per provare soluzioni buone per la gara di domenica.

Comunque vada, la Ferrari c’è – e questa è davvero una buona notizia.

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