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Pista bagnata e insidiosa a Shanghai, Leclerc a muro nelle qualifiche della sprint

"Ho dovuto fare i miracoli e non sono riuscito a fare di meglio", ha commentato il monegasco dopo l'incidente

Pista bagnata e insidiosa a Shanghai, Leclerc a muro nelle qualifiche della sprint

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Ritorno a Shanghai con brivido per la Ferrari di Charles Leclerc, che è andata a sbattere contro le barriere a causa della forte pioggia e della difficoltà a portare gli pneumatici in temperatura.

È parso subito complicato per tutti i piloti tornare in Cina dopo quattro anni di assenza dal calendario del Mondiale di Formula Uno, causa Covid, non solo a quelli della rossa di Maranello. A rendere ancora più complessa la situazione ha pensato pure il meteo, dato che durante le qualifiche per determinare la griglia di partenza della gara sprint in programma domattina alle ore 5.00 italiane, è venuto giù un vero e proprio acquazzone.

La pioggia è caduta in pista verso la conclusione della Q2 delle qualifiche della Shootout, il che ha praticamente costretto i primi dieci piloti in classifica a disputare l'ultima sessione della Q3 su una pista fradicia e su un asfalto decisamente molto sdrucciolevole. Oltre al bagnato c'è anche da considerare il fatto che il freddo ha creato enormi problemi a portare le gomme intermedie alla temperatura sufficiente per poter ottenere la giusta aderenza della monoposto al fondo della pista.

Incidente Leclerc 1

A circa 7 minuti dalla fine dell'ultima tranche delle qualifiche alla Sprint, Charles Leclerc ha perso il controllo della propria monoposto in quello che era il suo primo tentativo di giro lanciato. Il pilota monegasco è andato in testacoda, finendo contro le barriere. Per sua fortuna è riuscito a ripartire da solo e a rientrare in pista, recandosi quindi ai box per valutare i danni riportati nell'impatto. I meccanici della Ferrari hanno dovuto sostituire l'ala anteriore della vettura, ma alla fine Leclerc non è comunque riuscito ad andare oltre il settimo tempo finale.

Per la cronaca, la pole position della Shootout è andata a Lando Norris, pilota britannico della McLaren. Al secondo e al terzo posto rispettivamente due maghi della pioggia del calibro del sette volte iridatio Lewis Hamilton e del pilota spagnolo della Aston Martin due volte campione del mondo Fernando Alonso. Solo quarto il leader del mondiale e campione del mondo in carica Max Verstappen, mentre la prima Ferrari, quella di Carlos Sainz, ha concluso quinta. Sesto posto per la seconda guida della Red Bull Sergio Pérez, settimo per Charles Leclerc, ottavo per Oscar Piastri sulla seconda McLaren. Nona piazza a sorpresa per Valtteri Bottas su Sauber e decima per il suo compagno di scuderia e idolo di casa Zhou Guanyu.

"Onestamente è stato complicato fin dal primo giro mandare le gomme in temperatura", ha spiegato il pilota monegasco dopo la conclusione delle qualifiche. "Ho cercato di essere aggressivo, ho perso la macchina e questo ci ha complicato la qualifica. Ho dovuto fare miracoli e non sono riuscito a fare meglio di così", ha aggiunto, "ho dato il massimo, ma se devo essere sincero sono contento che abbiamo fatto dei passi avanti sull'asciutto, specie nella preparazione delle gomme in vista delle qualifiche principali". "Intanto vediamo come andrà la Sprint. Poi nelle qualifiche conto di poter sfruttare quanto appreso oggi", ha aggiunto in conclusione. "Già in questa Shootout speravo di poter fare qualcosa di meglio, ma la pioggia arrivata in Q3 non me lo ha permesso.

Domani daremo il massimo nella Sprint e poi nelle qualifiche".

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