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"Siamo stati derubati...". Furia Sainz dopo il disastro Ferrari in Australia

Tanta rabbia per il pilota spagnolo, finito 12° per la penalità che gli è stata inflitta dopo il contatto con Alonso al GP d'Australia

"Siamo stati derubati...". Furia Sainz dopo il disastro Ferrari in Australia

Carlos Sainz è una furia al termine del GP d'Australia, chiuso al 12° e ultimo posto dopo una penalità di 5 secondi inflittagli dai commissari per un contatto con Fernando Alonso e scontata nell'ultimo giro dietro alla Safety Car, dunque senza la possibilità di allungare su chi lo inseguiva.

Ai microfoni di Sky Sport F1, infatti, il pilota spagnolo ha tuonato:"Preferisco non parlane, altrimenti se parlo adesso parlo male. Preferisco vedere prima i commissari, e aspettare che cambino la penalità. Sento che ci hanno derubato, non voglio parlare altrimenti dico brutte parole. Se non vado prima dagli steward, non riesco a parlare con lucidità".

La ricostruzione

Sul circuito dell'Albert Park di Melbourne è regnato il caos con quattro partenze e tre bandiere rosse, il campione del mondo Max Verstappen ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e la Aston Martin di Fernando Alonso. Giornata da dimenticare per le Ferrari: Charles Leclerc va fuori dopo 3 curve mentre Carlos Sainz finisce 12°, penalizzato di 5 secondi per un contatto con la monoposto di Alonso dopo il terzo semaforo verde della gara. Il momento incriminato risale alla ripartenza dopo la seconda bandiera rossa, con Sainz, in quel momento in quarta posizione, che è terminato un attimo lungo in curva, centrando Alonso, che si è girato.

Quando al pilota della Ferrari, ancora dentro l'abitacolo in attesa dell'ultima partenza dietro Safety Car, comunicano la penalità, lo spagnolo si dispera sotto il casco: "Nooo, ma perché? Nooo, è inaccettabile", dice al suo ingegnere di pista Riccardo Adami, "Ricky digli che devono aspettare la fine della gara e parlare con me prima, devono sentire me, è una penalità troppo severa", sibila uno sconsolato Carlos, autore di una gara comunque coraggiosa e gagliarda. La penalità in sé non è elevatissima, ma diventa pesantissima considerando che a quel punto i piloti sono tutti attaccati, ecco perché quei secondi costano a Sainz otto posizioni.

Un contatto che è arrivato in un giro che di fatto non esiste, dato che alla ripartenza dopo la terza bandiera rossa è stata presa in considerazione l'ordine dei piloti del giro precedente, con Alonso che è quindi ripartito terzo davanti a Sainz. La gara si è conclusa con un solo giro e dietro la Safety Car, con le monoposto tutte ravvicinate. Per Sainz invece, cinque secondi di penalità e dodicesima posizione finale. Una sanzione evidentemente eccessiva.

Le parole di Vasseur

Anche il team principal della Rossa, Frédéric Vasseur, ha commentato la penalità inflitta a Carlos Sainz: "C'è frustrazione perché non ci hanno dato tempo per discuterne. Noi lo vediamo come un incidente di gara e ne parleremo con i commissari, ma non penso che la Fia possa rivedere la penalità". Qualche timido segnale positivo, almeno dalle performance è arrivato: "Oggi non eravamo troppo lontani dal vertice, ma l'obiettivo non è arrivare quarti. C'è tanta motivazione all'interno del team, per questo abbiamo tanta frustrazione, perché questo weekend potevamo raccogliere di più. Il miglioramento che abbiamo avuto non è puramente aerodinamico, ma dipende dal migliore bilanciamento e dal giusto compromesso di assetto.

L'incidente di Charles? Ritengo sia stato simile a quanto successo poi con Carlos, sono due incidenti di gara".

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