Cronaca locale

Multa "antilucciole" in 25 comode rate

Un cinquantenne di Como viene sorpreso sulla Milano-Meda e rimedia una sanzione di 500 euro. Va a trattare con i vigili urbani e "strappa" un pagamento di 20 euro al mese per i prossimi 2 anni

Andare con le belle di notte e sborsare la multa a rate. Venti euro al mese per i prossimi due anni: un affare. L’ha trattato un comasco partito in cerca di trasgressione e rimasto impigliato nell’ordinanza del sindaco di Lentate sul Seveso che sta cercando di arginare un fenomeno in costante espansione. Ordinanza che quanto meno è riuscita, avendo finora colpito una ventina di clienti, a impinguare le casse del comune con 10mila euro tondi tondi.
Dopo aver conquistato la poltrona di primo cittadino per il centro destra nel giugno 2008, Massimo Sasso ha infatti deciso di «ripulire» la superstrada Milano Meda sulla Nazionale dei Giovi. Per questo ha firmato un’ordinanza e ha fatto piazzare decine di cartelli di «divieto di fermata permanente» con lo scopo di colpire i clienti che sostano per contrattare le prostitute. Il problema sta infatti assumendo dimensioni intollerabili. Le lucciole hanno «conquistato» la strada, piazzandosi letteralmente a ridosso delle case, usando i davanzali delle finestre come mensole per appoggiare borsette e altri «effetti personali».
«Bisognava intervenire – spiega il primo cittadino -. Sono tutte donne straniere, sposate però con italiani compiacenti. Quindi non si possono considerare clandestine e rispedire ai loro Paesi di orgine. I carabinieri, spesso fanno retate e le trasferiscono in caserma, ma il giorno dopo sono ancora al loro posto. Gli abitanti della zona non ne possono più. Se qualcuno osa parlare, per invitarle almeno ad allontanarsi viene insultato, deriso e spesso anche minacciato. Adesso è arrivato il momento di dire basta».
Il primo cittadino, dopo essersi consultato con il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, è passato al contrattacco e ha firmato l’ordinanza: chiunque si ferma a «trattare» prestazioni sessuali viene stangato con 500 euro di multa. Tra i trasgressori un cinquantenne comasco, pizzicato da una pattuglia della polizia locale. Gli agenti inflessibili hanno stilato il verbale. L’uomo, a corto di soldi, ha chiesto di poter dilazionare il pagamento in 25 comode rate da versare ogni mese. Senza interessi. Ovviamente. La richiesta, presentata al comandante dei vigili, è stata accolta. Versa il dovuto come si trattasse di un mutuo. Solo, dettaglio difficile da trascurare, lui non ha comprato casa: si sarebbe accontentato di trascorrere qualche minuto da brivido con la bella di notte. Gli è andata male. Oltre a lui sono stati beccati altri venti clienti che non hanno però implorato di pagare con agio in oltre due anni di tempo.

Tutti, evidentemente sposati, hanno infatti preferito sganciare i cinquecento euro sull’unghia per poi, ci si può scommettere, incenerire immediatamente la «quietanza» con causale del versamento.

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