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"Con il mio libro non volevo offendere nessuno…". Britney Spears e lo sfogo sui social

Dopo le indiscrezioni trapelate sulla biografia della popstar, la cantante ha voluto fare chiarezza spiegando cosa l’ha portata a scrivere il libro

"Con il mio libro non volevo offendere nessuno…". Britney Spears e lo sfogo sui social

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"Con il mio libro non volevo in alcun modo offendere nessuno". Sono queste le parole con cui Britney Spears inizia il suo lungo sfogo su Instagram rivolgendosi ai suoi follower a seguito delle indiscrezioni trapelate sul suo libro, The Woman in Me, in uscita il 24 ottobre. Qualche giorno fa, infatti, le riviste People e New York Times erano riuscite a risalire ad alcune anticipazioni della biografia della pop star; notizie che di certo non sono passate inosservate dal momento che la cantante nel libro farebbe riferimento all’interruzione di una gravidanza quando era molto giovane e legata ad un’altra icona della musica pop: Justin Timberlake.

Lo sfogo di Britney Spears e la scelta di abortire

"Quella ero io allora... è tutto passato!" ha scritto la 41enne nel post pubblicato sui social. Poi ha continuato: "Non mi piacciono i titoli che leggo... è proprio per questo che mi sono ritirata quattro anni fa! Da allora sono andata avanti e ho fatto tabula rasa. Lo dico qui, una volta per tutte".

Le parole di Britney sono legate al modo in cui i media stanno reagendo alle anticipazioni trapelate dalla riviste People e dal New York Times circa la sua interruzione di gravidanza, frutto della relazione che la cantante ebbe con Justin Timberlake dal 1999 al 2002."Ho amato così tanto Justin. Ho sempre pensato che un giorno avremmo messo su famiglia... La gravidanza fu una sorpresa, ma non una tragedia per me. Justin però non era affatto felice. Ha detto che non era pronto e che eravamo troppo giovani", ha scritto la pop star nel libro, specificando poi anche di essersi pentita della decisione presa: "Se fosse stato per me, non l'avrei mai fatto".

La decisione di scrivere il libro

Tuttavia, non è stata soltanto la notizia legata alla decisione di Britney di interrompere la gravidanza a destare scalpore, ma anche le dichiarazioni della pop star sul padre Jamie che l’avrebbe portata a sentirsi "un robot". Fino a due anni fa, infatti, Britney era assoggettata dal papà che ne ha avuto la custodia legale per ben 13 anni: "A ripensarci mi dà la nausea. Ero diventata un robot", scrive la 41enne nel suo libro. E ancora:"Ero diventata l’ombra di me stessa", ha raccontato nella sua biografia a proposito degli anni della custodianship (un istituto legale riservato di solito a persone non in grado di intendere e di volere o molto anziane).

È proprio per questo che Britney Spears sui suoi canali social ha voluto spiegare che la decisone di scrivere un libro non è legata alla volontà di vendicarsi: "Anche se qualcuno potrebbe sentirsi offeso, scrivere mi ha dato modo di mettere la parola fine su tutte quelle questioni, per vivere un futuro migliore. Spero di poter illuminare chi si sente solo, ferito o incompreso!".

Poi ha concluso: "Il motivo per cui ho scritto questo libro non era insistere sulle mie esperienze passate, che invece è quello che sta facendo la stampa ed è stupido e sciocco".

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